Gianluca Grignani: “Non voglio essere un fenomeno”, la recensione

“Non voglio essere come te. Io nella vita ho qualcosa da dire. Io nella vita non sono un bluff”. A parlare, o meglio, a cantare è Gianluca Grignani, che torna con un nuovo singolo, pungente, graffiante, sorprendente. “Non voglio essere un fenomeno”, questo il titolo del brano, è un pezzo rock-pop dal ritmo serrato, che cavalca l’onda energica del suo folle autore. Il Joker, come ama definirsi, non è mai stato un artista da copertina patinata, un ruffiano da falsi sorrisi e da strette di mano regalate. Il Grigna è se stesso, nel bene e nel male, in ogni occasione, con pregi e difetti da mostrare senza nulla nascondere. Anima ribelle, questo è certo, carattere forte e istinto selvaggio: un vero rocker che nella e della vita ha tanto da raccontare. Lui, che dopo tanti anni di carriera e di successi, ha voglia, tanta voglia, di vuotare il sacco, perché ne ha viste e sentite troppe, buttando giù rospi e malumori. Ora basta. Gianluca non ci sta: le regole del gioco forse non sono uguali per tutti. Il sistema spesso ti impone di costruire un’immagine di santo anche quando dentro senti di essere indiavolato. Devi fare il possibile per piacere a tutti. Ma nel cuore arde un fuoco indomabile, la bocca non può restare chiusa per sempre o recitare copioni già scritti. La chitarra è lì, in un angolo, ti guarda, aspetta solo te per liberare note e parole.

Gianluca Grignani cover NonVoglioEssereUnFenomeno nuovo singolo

E’ così che nascono certe canzoni. E’ così che si realizzano piccole grandi opere che sembrano confessioni d’amore-odio. “Non voglio essere un fenomeno” è un messaggio lanciato con una fionda nell’occhio già cieco dell’essere umano. Nel brano appena uscito, il cantante milanese si sfoga e dice cose universali, rivolgendosi a tutti, nessuno escluso. “Quando sei uno come me, che non vai a genio a tutti, sai che ci provi ma non ci riesci mai…Quando sei uno come me, che ogni volta che fai un sacrificio poi ti spremono come un dentifricio, che fai? chi sei?”, si interroga Gianluca. La società è colpevole, ci prende, ci getta in un frullatore insieme a idee, gioie, dolori, azioni, per poi farci girare vorticosamente a suo piacimento e versarci in un altro contenitore, con altre persone, nuovi malesseri e infiniti compromessi. Insomma, non c’è scampo? Non c’è via di fuga da una vita già segnata, già preconfezionata dalle menzogne e dalle maschere di falsità che siamo costretti a indossare?

“Tu prendi il diavolo per la coda ma esser famosi è già fuori moda per me. E non ho più niente da dire e non c’è più niente da capire perché quando l’ostacolo è solo un nuovo gioco politico, tutta la gente va in panico ed io mi agito. E non mi va di essere normale”. No, Gianluca non sa cosa farsene della normalità, in un mondo fatto al contrario, nel quale chi vince è colui che peggio gioca o addirittura arriva a barare pur di diventare qualcuno o raggiungere qualcosa. Cosa se ne fa Grignani della notorietà se non può essere se stesso a tutti gli effetti?

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Anche la sua sensibilità troppo accesa non ha mai agevolato il Joker, soprattutto negli ultimi anni. “Quando sei uno come me, che fa tai chi ogni giovedì, che sa pensare anche come una donna ma quando è il caso agisce come un uomo…non voglio essere un fenomeno, non voglio essere come te”, recita il testo del singolo, che anticipa il nuovo album di inediti, in uscita il prossimo 9 settembre per Sony Music. Un ritorno con grinta e determinazione, quello di Grignani, a tre anni da “Natura Umana”, disco che già aveva cominciato a indagare luci e ombre dell’uomo e del suo agire. Una piacevolissima sorpresa musicale, ricca di spunti sui quali riflettere. Un pezzo di Gianluca, un frammento della sua esperienza e del suo essere uomo e artista, che andrà a completare il puzzle della sua vita artistica.

Silvia Marchetti

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