IL LOUVRE SI TRASFERISCE IN PROVINCIA

Una zona degradata, segnata dall’industrializzazione forzata, dalle malattie e da un altissimo tasso di disoccupazione, sta per risorgere grazie all’arte. Siamo a Lens, nel nord della Francia, quasi a confine con il Belgio, una zona dove fino a pochi anni fa sorgevano miniere e che adesso sta per trasformarsi in un centro culturale di altissimo livello grazie a un museo, una specie di sede distaccata del Louvre di Parigi, nel quale lo Stato e soprattutto la regione del Nord Pas de Calais hanno investito milioni di euro.

A tagliare il nastro del nuovo polo museale francese sarà il presidente François Hollande che oggi, giorno di Santa Barbara protettrice dei minatori, sarà a Lens con il Ministro della cultura Aurélie Filippetti per l’inaugurazione del complesso, che si estende su 28.000 mq. La collezione sarà visibile al pubblico a partire dalla simbolica data del 12/12/12, come ricordano i conti alla rovescia presenti in ogni angolo della città, mentre il prossimo weekend di porte aperte permetterà ai visitatori di ammirare in modo assolutamente gratuito le opere provenienti dal Louvre di Parigi.

Tra i due musei ci sarà sempre una comunicazione e una sinergia ma il Louvre Lens lavorerà in piena autonomia. Il museo, che presto sarà circondato da un enorme polmone verde ricco di alberi, fiori e vegetazione, è stato progettato da architetti giapponesi che, dove prima sorgevano miniere e fabbriche, hanno collocato un padiglione quasi interamente in vetro che ospita le collezioni permanenti e le mostre temporanee, oltre che un auditorium da 300 posti per la musica, il teatro, il cinema e i convegni.

Accanto alla collezione permanente, che ospita tra l’altro La libertà che guida il popolo di Eugene Delacroix, saranno allestite mostre temporanee che ospiteranno opere provenienti dal Louvre Parigi. Quella inaugurale è dedicata al Rinascimento e può vantare opere come Sant’Anna, la Vergine e il bambino con agnellino di Leonardo da Vinci e il Ritratto d’Uomo di Giovanni Bellini. Il museo è stato pensato come uno spazio in cui i capolavori dell’arte, che ruoteranno ogni cinque anni, sono collocati in maniera cronologica dall’antichità ai tempi moderni.

L’investimento sostenuto dalla Francia per questa operazione di aggira intorno ai 150 milioni di euro, cifra che secondo i calcoli dovrebbe rientrare nel giro di 4 anni grazie all’impennata del turismo e al rilancio economico-sociale della zona. Inizialmente la diffidenza verso il progetto è stata tanta, soprattutto da parte delle istituzioni locali, ma la bellezza delle opere arrivate dal Parigi e la richiesta di nuove licenze per aprire bar, trattorie, bed&breakfast avrebbe fatto cambiare idea anche ai più scettici.

Piera Vincenti

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