Tendenze: Souvenir alla moda

Dolce&Gabbana
Dolce&Gabbana

Appunti di viaggi, angoli di terra da ricordare. Pezzi del mondo da portare con sé e luoghi da poter visitare quando si vuole. Sognando sì, ma con gli accessori. Perché la moda questa volta vuole indossare proprio quel ricordo, per immergersi nella poesia di un posto, nell’emozione della scoperta e, perché no, nella spensieratezza della vacanza. Cartoline, oggetti, souvenir. Tutto rigorosamente in formato look. Come Dolce&Gabbana che proprio alla sua Sicilia, cantata (e disegnata) nelle collezioni della griffe, dedica persino un outfit completo: un abito che porta i saluti da Taormina.

Ralph Lauren
Ralph Lauren

“Fatto a mano” si legge nel tessuto. Fatto con l’anima, potermmo leggere nella sua espressione tradizionale e, al tempo stesso, tanto innovativa. C’è poi la collezione di scarpe di Sergio Rossi a portarci lontano, verso paesaggi etnici. I nuovi sandali pensati per l’estate 2013 seguono sempre la via della raffinatezza raccogliendo però parti di Oriente che si assemblano per dare vita a incroci di stampe, grafismi, cromie. Tutto sulla scia di una stagione che punta a viaggiare con la mente (e con l’abito) per brillare di sperimentazione. Nostalgia? Non proprio, anzi. Tutti gli abiti – manifesto di etnie e culture diverse sembrano dare l’input necessario per non smettere mai di sognare. Ora sulla borsa, come quella multicolor di Ralph Lauren, ora sulla mantella, per poi diventare un vero gioco di stampe su camicia, t-shirt, persino abiti lunghi. C’è poi chi, come Viktor&Rolf, pensa a souvenir più classici, come una bella rosa intarsiata su una maglietta dal delicato tono pesca.

I sandali Sergio Rossi P/E 2013
I sandali Sergio Rossi P/E 2013

Un fiore che potrebbe essere stato raccolto in una città europea, magari tra le luci notturne di Parigi o tra le vie di Amsterdam. Le coordinate spazio – tempo si reinventano e si mescolano per creare un nuovo senso del viaggio, quello senza confini, senza limiti. Quello che dona un senso di libertà a ogni passo. Sebbene si sia camminando in città. Via allora a un guardaroba che nel mondo raccoglie la storia per trasformarla in veste, fatta di dettagli, di accessori ma anche di parole che non svaniscono, anzi, che restano lì, tra i tailleur, le tuniche e i nuovi tubini. Culturalmente elegante.

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