Look da Matrimonio

galateo-invitati-Sono stata di recente a un matrimonio a Roma, città che basta già da sé a fare da cornice al giorno più bello della vita di una coppia. Lavorando nella moda è ovvio che l’occhio mi cada sugli abiti, non tanto della sposa che vestiva con un abito sobrio fatto da piccole incursioni di preziosità (i fiocchi mignon in strass), quanto sul look degli invitati e su quello strappo al galateo presente a ogni matrimonio. Partiamo dalla regola prima, ovvero il colore. Tutti sappiamo che sono da evitare il total white (riservato appunto alla sposa) e il total black. Da qualche parte, e sono anche sicura di averlo letto, è severamente vietato anche il rosso, soprattutto tra gli invitati intimi (familiari e damigelle/testimoni). Personalmente più che il rosso, che in certe gradazioni risulta brillante e allegro, nonché anche come colore di augurio, eviterei il viola. Lo vedo stretto parente del nero, con un tocco molto più angusto e poco adatto a celebrare l’inizio di un percorso, la “joie de vivre” come direbbero i francesi. Quindi, ricapitolando: no al bianco assoluto e al nero totale,punto di domanda per il viola e rischio per il rosso ma… Sì a tutte queste combinazioni di colore, ovvero: accettato il bianco e nero, il contrasto degli opposti, il rosso che si interseca con il nero o che si rincorre con il bianco a patto che si rispettino gli orari.

banner02E qui il discorso diventa più complesso. Se l’abito total black è bandito per questioni di galateo, il nero contrapposto al bianco oppure anche a tonalità scure come il blue lucente o il verde inglese può essere ammesso se la cerimonia si svolge alla sera. Ricordiamoci sempre che il nero è il colore dell’eleganza e della sobrietà e che mescolato in modo giusto e raffinato con altre nuance, può sicuramente ambire a diventare il colore adatto per una cerimonia della sera.

Discorso diverso se la cerimonia si svolge nel pomeriggio: lì bisogna evitare i toni troppo scuri e cupi, bisognerebbe puntare su nuance tenui, tagli leggeri, pochi eccessi, linea pulita, semplice e tanta tanta raffinatezza.

Anche l’uomo non sfugge ai controlli del galateo: sfatiamo subito il mito che lo smoking sia ammesso. Convinzione errata, anti galateo. Lo sposo di giorno è preferibile con il classico completo giacca e pantaloni nelle diverse sfumature del blue o del grigio, accompagnato da un’impeccabile camicia bianca. Per i più eleganti un bel paio di gemelli ai polsini non passano mai inosservati. Quindi sì a tight o mezzo tight e nel caso lo sposo si diriga verso questo stile, testimoni e parenti dovrebbero fare altrettanto mentre, tutti gli altri invitati possono indossare il classico abito scuro (preferibilmente blue) con camicia e cravatta.

Torniamo un attimo alla sposa che nel suo giorno più bello potrà indossare i guanti (molto eleganti) a patto che si ricordi di toglierli appena sarà davanti al futuro marito. Durante la cerimonia, inoltre, tutte le donne devono ricordarsi un aspetto fondamentale: MAI lasciare le spalle scoperte perché è bene coprirle con una stola in chiesa. Scarpe e borse una volta erano di rigore abbinate all’abito ma oggi sta diventando sempre più diffuso lo stile di abbinamento libero che prevede borsa o scarpe gioiello e di design slegate dal colore dell’abito ma legate ad esso da una nota di colore o da un dettaglio dell’insieme. Quanto alle calze, la discussione è sempre aperta: c’è chi, rispettando il galateo a costo di soffrire il caldo, non uscirebbe mai senza, e c’è chi ne fa volentieri a meno ma la gamba dovrebbe essere comunque velata (a meno che non si parli di un matrimonio ad agosto a Ibiza).

Regola poi scritta da nessuna parte ma fondamentale più nella dispensa del buon senso: no agli eccessi e agli abiti che richiamino troppo l’attenzione. Quello è il giorno più bello… di qualcun altro.

Ornella Fontana

 

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