Vittorio Veneto Film Festival, Leo Gullotta ospite più atteso

Leo GullottaTra gli ospiti più attesi del Vittorio Veneto Film Festival, che si svolgerà a Vittorio Veneto in provincia di Treviso dal 17 al 20 aprile 2013, c’è l’attore Leo Gullotta (nella foto), interprete drammatico ed esilarante cabarettista. I giovani del Vittorio Veneto Film Festival Festival- Festival Internazionale di Cinema per Ragazzi – lo hanno scelto come miglior attore dopo essersi commossi con il film Nuovo Cinema Paradiso di Tornatore grazie alla sua straordinaria interpretazione, nel film Vajont di Renzo Martinelli in cui mostra il suo volto drammatico e intenso e la sua rappresentazione arcigna del direttore scolastico nella fiction Cuore.

In occasione della Kermesse, giunta alla quarta edizione, il grande attore Leo Gullotta, sarà insignito del Premio alla Carriera da parte dei giovani giurati partecipanti. Soddisfacendo questo desiderio, l’Associazione 400 Colpi ha dato voce ai ragazzi. Questa la motivazione ufficiale: «Grazie alla sua capacità attoriale, alle sue capacità interpretative e recitative che hanno contraddistinto Leo Gullotta dal suo essere attore di teatro, interprete di memorabili personaggi nel cinema e pungente cabarettista e continuando a conquistare il grande pubblico per la sua grazia immaginaria, si è reso uno degli artisti più significativi del panorama italiano nel mondo».

L’attore, onorato per il riconoscimento, in occasione della Conferenza Stampa ha dichiarato: «Il Premio alla carriera non lo vedo come la conclusione di tutto ma una ripartenza, vuol dire che sei osservato e che devi mettere molta più attenzione nel lavoro che fai. Quelli come noi hanno il dovere di andare, esserci, saper dare. È sempre una ripartenza, soprattutto se a volerti assegnare il premio è un festival come il Vittorio Veneto Film Festival, dedicato ai giovani. Vuol dire che sei osservato e quindi devi mettere molta più attenzione nel lavoro che fai». Gullotta ha inoltre affermato di aver accettato immediatamente l’invito per il «piacere di poter dare, per raccontare una storia o un’esperienza. E vedo sempre tanti giovani, anche in tempi così duri come questi, motivati, curiosi, vogliosi di sapere».

Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto