TRIANON: UNA GIORNATA CON ENRICO RUGGERI

Al Trianon di Napoli la settimana si chiude con tre grandi appuntamenti attesi: il doppio incontro con Enrico Ruggeri domani, giovedì 20 dicembre 2012, prima nelle vesti di romanziere, poi in quelle di cantante; quindi il concerto di Peppe Servillo con il Solis string quartet, sabato 22 dicembre. Enrico Ruggeri sarà nel teatro della musica per una giornata evento originale, tutta dedicata a Napoli. Alle 17:30 il noto cantautore milanese presenterà il suo nuovo romanzo Non si può morire la notte di Natale, pubblicato da Baldini&Castoldi. Poi, alle 21, terrà il concerto Nebbia e sole… Ruggeri incontra Napoli.

«Quando non sei in tour hai voglia di passare qualche ora sul palco, libero da vincoli e costrizioni – spiega Ruggeri – hai voglia di incontrare gente, magari per fare un concerto unico, diverso da quelli che hai fatto prima e da quelli che farai dopo. Ecco perché – prosegue l’artista – è nata l’idea di tornare a Napoli, città così particolare, ricca di risvolti umani e di occasioni musicali spesso irripetibili, per presentarvi anche il mio nuovo romanzo, scritto con il cuore e lo stomaco più che con il cervello: un giallo psicologico con un’atmosfera da Simenon e un finale alla Agatha Christie». Nel concerto Ruggeri sarà accompagnato da Luigi Schiavone, Fabrizio Palermo e Marco Orsi.

Peppe Servillo si esibirà al Trianon con il Solis string quartet sabato 22 dicembre, alle 21. Lo spettacolo, definito un «concerto classico in napoletano», è intitolato Spassiunatamente. Con Servillo impegnato nel canto e in brevi interventi di lettura, ci saranno Vincenzo Di Donna e Luigi De Maio al violino, Gerardo Morrone alla viola e Antonio Di Francia al violoncello e alla chitarra. L’incontro tra questi artisti, tutti di chiara origine campana, ha dato vita a un inedito concerto di omaggio alla cultura e alla canzone classica napoletana, nel quale rileggere, «spassiunatamente», cioè sinceramente, e in modo non oleografico, canzoni che vanno da Raffaele Viviani a E.A. Mario fino a Renato Carosone. Il progetto dei Solis e di Servillo spoglia di tutti gli orpelli questi capolavori, rendendoli eleganti e raffinati, senza però perdere quella forza e quell’incisività che ne hanno decretato il successo mondiale. Un viaggio familiare che si esplicita musicalmente in modi che non evitano il confronto con quello che ci corre intorno, ma che si richiamano ad un’umanità palpitante, che vibra e si agita sempre nella canzone napoletana, sia essa di qualsiasi origine e tempo.

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