‘A mano disarmata’: recensione del film con Claudia Gerini

Il film A mano disarmata è uscito nelle sale cinematografiche italiane nel 2019. La pellicola ripercorre le gesta eroiche e solitarie di una giornalista, narrando una storia incredibilmente vera: quella di Federica Angeli, la cronista de La Repubblica che scrisse alcune inchieste su un clan mafioso di Ostia e per le quali vive sotto scorta.

A mano disarmata

A mano disarmata: recensione

La macchina da presa di Claudio Bonivento si insinua con audacia nelle pieghe di una storia di coraggio, strizzando l’occhio ai grandi film sul giornalismo. Qui tuttavia non è la cronistoria di una delle pagine più sconvolgenti della recente attualità, quali Mafia Capitale, ad essere messa in primo piano, perché ciò che interessa al regista è la donna con le sue contraddizioni, i suoi ossimorici tormenti, la sua rabbia e il suo bisogno di fare giustizia in una realtà violenta.

Federica – che è interpretata da Claudia Gerini – non è al fronte, in guerra, come Marie Colvin di A private war e quindi non rischia la vita per una bomba fatta esplodere in un edificio di Homs ma la sua è ugualmente una lotta per la verità che vuole narrare a qualsiasi costo al fine di aiutare proprio i più deboli.

A mano disarmata

Convincente la Gerini nel ruolo di Federica…

Il personaggio della Gerini somiglia più a Lauren Adrian di Bordertown (2006), una giornalista che solleva quel velo di omertà che raggela le coscienze a causa di un’accecante paura. Federica, a differenza delle donne sopra menzionate, però, ha dei figli e un marito che deve proteggere dalle ripercussioni delle sue cocente inchieste. Non è sola. Ed è proprio sull’insofferenza della scelta che ruota tutto il film. Claudia Gerini è convincente nel suo ruolo e dà le sembianze ad una donna tenace che, armata solo di una penna e di una telecamera, scava nella realtà. A mano disarmata ti conquista un po’ alla volta ed ha il merito di aiutare a diffondere una storia di verità e coraggio.

La storia di Federica Angeli è al centro del libro A mano diarmata. Cronaca di millessettecento giorno sotto scorta (Baldini + Castoldi) che ha ispirato il film. Lo trovate qui.

Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto