IL PREMIO CAVALLINI 2012 A DE GIOVANNI

Maurizio De Giovanni e Alice – Foto ©premiobrunocavallini.it

Si conferma come un appuntamento culturale d’eccezione la consegna dell’edizione 2012 del Premio letterario “Bruno Cavallini”, che è stato consegnato sabato 3 novembre 2012 al Convento di San Francesco a Pordenone. Il riconoscimento, istituito da Vittorio Sgarbi, è stato assegnato ad Alice e Maurizio De Giovanni, l’ideatore del commissario Riccardi. L’evento sarà coordinato da Valentina Gasparet, che ha intervistato i due vincitori nel corso della cerimonia di premiazione, e da Maurizio Salvador, presidente del Comitato organizzatore del Premio. A chiudere la manifestazione Vittorio Sgarbi con la lettura delle motivazioni e la consegna del premio, istituito dallo stesso Sgarbi nel 1996 a Barcis, in occasione di un altro importante evento letterario, il “Premio di poesia Giuseppe Malattia della Vallata”, e consegnato nel 1997 per la prima volta a Gaio Fratini.

«Istituendo il Premio Cavallini – afferma Vittorio Sgarbi – ho unito i nomi di queste due persone a me tanto care per ragioni anche di sangue, inteso come tradizione e civiltà, in cui le responsabilità personali non cambiano le ragioni di una comune identità. Da un lato c’è mio zio il quale, oltre che un “legame di sangue”, ha soprattutto con me un collegamento di idee e di pensieri, e c’è Antonio Piromalli affettivamente legato a mio zio e alla mia famiglia».  Negli anni l’iniziativa ha contribuito a dare lustro a Barcis e alla Valcellina, diventando un momento culturale di tutto rilievo.

Maurizio De Giovanni, nato a Napoli nel 1958, è indissolubilmente legato alla propria città nella quale vive, e dalla quale non ha nessuna intenzione di muoversi. Lavora come funzionario di banca, e nel 2005, per puro caso, ha partecipato a un concorso per giallisti esordienti che ha vinto, inventando il personaggio del commissario Ricciardi, poliziotto napoletano dei primi anni Trenta. Oltre ai romanzi con questo protagonista, tradotti in tedesco da Suhrkamp, in catalano da La Campana, in spagnolo da Lumen Random House Mondadori, in Inghilterra da Hersilia Press e che usciranno negli Stati Uniti per Europa Editions, è autore di racconti di diverso timbro e ambientazione, apparsi su giornali e antologie, e di testi teatrali; collabora con varie testate nazionali per editoriali di costume, cultura, sport. In corso di realizzazione un progetto di fiction televisiva da Per mano mia, l’ultimo romanzo con Ricciardi; un film da La presa di Torino, racconto sportivo sul Napoli di Maradona; un film da Il metodo del Coccodrillo, romanzo di ambientazione contemporanea uscito da Mondadori  (e che, ancora prima della pubblicazione  in Italia, è stato venduto in Spagna, Francia, Inghilterra e Stati Uniti).  Vive con la compagna, Paola, che lo affianca nell’attività di scrittore da primo editor, con  i due figli e con un cane meticcio che in qualche modo riesce sempre a inserire nei suoi romanzi.

Alice inizia la carriera giovanissima. Nel 1971 vince il festival di Castrocaro Terme nella sezione “Voci Nuove”, e nel 1972 partecipa  al Festival di Sanremo con Il mio cuore se ne va. Nel 1975 realizza il suo primo album, La mia poca grande età, pubblicato dalla CBS. Il 1980 segna l’incontro artistico con Franco Battiato. Da questa collaborazione nasce Capo nord. È un grande successo di classifica. Il 1981 è l’anno dell’album Alice che include il singolo Per Elisa (Alice/Battiato/Pio) con cui vince il festival di Sanremo e si afferma come interprete e autrice in tutta Europa. Da allora Alice non si è più fermata, collaborando con artisti prestigiosi e spaziando dalla musica leggera a quella classica a quella sacra. I suoi concerti continuano anche nel 2008 e 2009 con il progetto Lungo la strada. È il primo disco live di Alice. Nel luglio del 2012 tiene per il secondo anno consecutivo un piccolo recital nell’ambito del festival “La Milanesiana”. Il 18 settembre esce l’album Samsara anticipato il 25 agosto da un primo singolo, scritto da Tiziano Ferro e intitolato Nata ieri.

Il premio è stato assegnato nel 1997 a Gaio Fratini, nel 1998 alla Rivista Panta, nel 1999 a Younis Tawfik con premio speciale a Egi Volterrani, nel 2000 a Franco Loi, nel 2001 a Alain Elkann, nel 2002 a Franco Marcoaldi, nel 2003 a Gian Antonio Cibotto, nel 2004 a Edoardo Nesi nel 2005  a Diego Marani, nel 2006 a Pino Roveredo, nel 2007 a Alexandre Jardin e Giovanni Reale, nel 2008 a Lucio Dalla, Marco Alemanno e Matteo Collura, nel 2009 a Mauro Corona e Pierluigi Panza, nel 2010 a Claudio Magris e Folco Quilici e lo scorso anno a Roberto Vecchioni e Alessandro Spina.

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