Libri: recensioni & interviste

Fotografia, Sandro Becchetti e la psicologia dei volti

©Sandro Becchetti - Fellini
©Sandro Becchetti – Fellini

Andy Warhol una volta disse che si svegliava la mattina proprio perché aveva un rullino da sviluppare. Fotografava, ma veniva anche fotografato. Tra i fotografi che hanno colto le sfumature del suo viso c’è anche l’italiano Sandro Becchetti, che ha lavorato per prestigiose testate come La Repubblica, il Messaggero, L’Unità, L’Espresso, Life e tante altre. Becchetti amava la fotografia e soprattutto aveva la predisposizione, innata, d’immortalare i volti delle personalità  della cultura, del cinema e della politica ma sapeva raccontare anche i luoghi con la macchina fotografica e con la penna. Perché Becchetti era anche uno scrittore. La sua spasmodica attenzione ai dettagli – attraverso cui si potevano addirittura evincere i disagi di una classe sociale e i cambiamenti di un periodo storico, ma anche lo stato d’animo di Pasolini, Oz, Alberti, Stefanini, Romolo Valli, Maraini, Francesco De Gregori, Dustin Hoffman, Federico Fellini, Gian Carlo Menotti e di molti altri – gli ha dato merito. Guardava con un occhio particolare la sua terra d’origine, l’Umbria. Perugia lo attraeva, tanto da considerarla il suo punto d’arrivo e la città proprio per questo ha allestito in suo onore una mostra dal titolo “Sandro Becchetti. Volti dall’Umbria e dall’Europa” che raccoglie le immagini di quelle fisionomie umbre ed europee di cui abbiamo scritto prima. Già, l’Europa. Non è un caso, perché la città umbra è europea ed eclettica. Sa aprirsi al mondo, forse come nessun’altra località.

©Sandro Becchetti - Hoffman
©Sandro Becchetti – Hoffman

E Becchetti lo aveva intuito. Il percorso espositivo, curato da Alberto Mori, è stato allestito presso la Galleria Nazionale dell’Umbria ed è suddiviso in sei sezioni. Ad accogliere il visitatore è una sedia vuota, dove si può immaginare la sagoma del fotografo. Video e immagini approfondiscono l’arte di Sandro Becchetti. L’evento è stato organizzato dal Comune di Perugia, dal MIBAC, dalla Regione Umbria, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.

Maria Ianniciello

Info aggiuntive

Dal 29 giugno al 20 ottobre 2013

Orario fino al 30 settembre tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30 (chiusura biglietteria 18.30) – dal primo ottobre chiuso il lunedì

Informazioni Call center 199 151 123 / www.comune.perugia.it / www.sistemamuseo.it

Commenti

commenti

Maria Ianniciello

Mi chiamo Maria Ianniciello. Il mio nome intero è però Ianniciello Maria Carmela ma per comodità mi firmo solo Maria. Sono iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Campania dal 2007, nell’elenco dei Pubblicisti. Laureata in Lettere (vecchio ordinamento) con il massimo dei voti presso l’Università di Roma Tor Vergata, ho dedicato gli ultimi vent’anni della mia carriera allo studio dei nuovi e dei ‘vecchi’ Media. Nel 2008 ho fondato questo portale dove tuttora mi occupo di analisi del linguaggio cinematografico, televisivo ed editoriale (saggi, libri per bambini e romanzi). Ho lavorato per testate giornalistiche dell’Irpinia e del Sannio, curando anche uffici stampa. Nel 2018 mi sono diplomata in Naturopatia a indirizzo psicosomatico presso l’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica di Milano, diretto dal professor Raffaele Morelli. Ho conseguito poi il Master in Lettura del Corpo mediante la Psicosomatica nel 2019 con la dottoressa Maria Montalto. La conoscenza della Psicologia (disciplina a cui sto dedicando gran parte delle mie ricerche) mi permette di esaminare i nuovi e i vecchi Media con un approccio integrato e molto innovativo.

Lascia un commento