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Diego Galdino: Bosco Bianco, recensione e trama del romanzo

Certi incontri si fanno causalmente, quando meno te lo aspetti. Ed è quello che mi è capitato con i libri di Diego Galdino, conosciuto come lo scrittore barista. Io ho cominciato a ritroso, leggendo il libro più recente, Bosco Bianco, pubblicato su Amazon.

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E devo ammettere che l’incontro è stato piacevole: una lettura scorrevole che ha allietato il mio spirito. Non mancano degli errori di battitura nel testo e in alcuni momenti il romanzo diventa un po’ prevedibile ma Diego Galdino riesce a raccontare i sentimenti dei personaggi con naturalezza e semplicità anche quando si tratta di figure femminili e questo è un valore aggiunto.

L’autore infatti è uscito dalle immagini stereotipate del classico romanzo rosa dando incisività alla trama. Galdino, spostandosi tra Roma e la Costiera Amalfitana, mette al centro del libro un uomo e una donna del nostro tempo, con le tante insicurezze, i disagi sul lavoro, i ricordi traumatici e con essi il desiderio di riuscire a vivere una storia d’amore autentica ed appassionante. Oltre gli ostacoli. Oltre le incomprensioni.

Diego Galdino Bosco Bianco

Diego Galdino: Bosco Bianco. Trama

Anche in Bosco Bianco, come in tanti altri romanzi rosa, è una bugia a muovere il personaggio principale: Giorgio Betti è un agente immobiliare che si vede costretto dall’arcigno capo, Andrea Razzi, a circuire Maia Antonini, affinché venda la casa – che le è stata donata dalla signora Chiara Pizzi – ad un’importante agenzia.

L’anziana proprietaria ha lasciato la tenuta di Bosco Bianco a Maia, figlia di una cara amica, e al nipote, Samuele Milleri, il quale non esita a cedere la propria parte all’agenzia perché pieno di debiti.

Il Razzi vuole la proprietà a qualsiasi costo perché si vocifera che nell’abitazione sia custodito il diario dell’illustre poeta, Albert Grant, il cui valore è inestimabile. Riuscirà Giorgio con l’inganno a convincere Maia? Lo scoprirete solo leggendo il libro. (Marica Movie and Books, cercami su Instagram, Facebook e Youtube)

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Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele

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