Nati per leggere…

© olly - Fotolia.com
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Qualche giorno fa ho ritrovato il numero 29 di Vivi Consapevole, una rivista gratuita. Sfogliandolo, mi sono appassionata alla testata per il taglio giornalistico e poi per la carta che è ecologica. Mi ha particolarmente colpito un articolo sulla lettura. A pagina 63 c’è la foto di una bambina intenta a leggere un libro di favole. Sull’immagine, a pochi centimetri dal volto della bimba, che deve avere all’incirca sei anni, c’è il titolo che ha catturato la mia attenzione: Nati per leggere. Il pezzo è a firma di Marianna Gualazzi che intervista Giorgia Cozza, autrice del libro “Me lo leggi? Racconti, fiabe e filastrocche per un dialogo d’amore con il nostro bambino” (Il leone d’oro 2012). Giorgia Cozza sostiene che la lettura sin dai primi mesi di vita è un gesto d’amore dei genitori verso i figli. Perché? Grazie alla lettura i tempi di attenzione del bambino si allungano, si crea l’abitudine all’ascolto, si sollecitano immaginazione e curiosità. La lettura è attenzione, tempo che un genitore dedica al suo piccino, è un appuntamento speciale, una pausa affettuosa tra mille impegni quotidiani. Ogni età ha una sua tipologia di libro. Ma non voglio soffermarmi su questo aspetto oggi. Piuttosto mi è sorto un interrogativo, a cui vorrei dare una risposta: ma se in Italia si legge in media un libro all’anno come si può tramandare il seme della lettura? Semplice: diffondendo questi concetti il più possibile.  Dietro un libro ci sono l’esperienza e il sapere di un’altra persona che in quel momento si mette a servizio del lettore che è in cerca perenne, a volte inconsapevole, di risposte. Voi e io sappiamo che la mente ogni giorno sente il bisogno di porsi un obiettivo e, se non lo trova nelle cose “nobili”, lo cerca negli elementi negativi della società. Perciò alleniamo la nostra mente alla cultura e in questo caso alla lettura; un libro può essere sia sui ipad sia su Kindle sia su carta. L’importante è leggere! Da parte mia si acuisce l’impegno a diffondere la cultura e in particolare la lettura consapevole, perché un libro non va solo sfogliato o letto tanto per passare un po’ di tempo ma va capito, interiorizzato. Quindi io e tutti i componenti della redazione ci impegneremo a raccontarvi eventi letterari, a recensire libri e a favorire lo scambio di idee su Cultura & Culture, il quotidiano online che fa approfondimento giornalistico!

Maria Ianniciello

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