La “Favola” di Eros Ramazzotti e l’armonia degli opposti

Favola è una canzone di Eros Ramazzotti che fa così: “E raccontano che lui si trasformò in albero e che fu per scelta sua che si fermò e stava lì a guardare la terra partorire i fiori, nuovi (…)”. Così fu “ (…) nido per conigli e colibrì, il vento gli insegnò i sapori di resina e di miele selvatico e pioggia lo bagnò (…)”. L’albero, canta Eros Ramazzotti, aveva trovato la sua dimensione e non cercava più nessuno, ma qualcosa improvvisamente nella sua vita accadde. “(…) Un giorno passarono, di lì, due occhi di fanciulla” e “(…) sentì tremar la sua radice (…)”. Percepì un forte smarrimento e tanta inquietudine, provò ciò che “(…) solo un uomo senza donna sa che cos’è (…)” e allungò “(…) i suoi rami per toccarla”. Capì che “(…) la felicità non è mai la metà di un infinito (…)”. Eros Ramazzotti rende omaggio all’Amore, che non è diviso perché diventa potente solo attraverso l’armonia degli opposti; si tratta di una danza magica che avvolge ogni cosa rendendola unica, uguale solo a se stessa. E` il ballo tra il maschile e il femminile, di cui canta anche Ramazzotti. E` la dolce melodia di cui parla pure la Bibbia. Ci sono, infatti, due diverse storie nella Genesi che s’intrecciano e che, per alcuni biblici, stanno a indicare che Dio non creò solo l’uomo e la donna ma anche il maschile e il femminile nel mondo. Creò inoltre il male e il bene che sono la faccia della stessa medaglia. Amando il male si riesce ad apprezzare il bene. Dopotutto, se riusciamo veramente a vedere il bello, è solo perché esiste il brutto. Se conosciamo l’amore, è perché abbiamo provato e percepito dentro e fuori di noi l’odio. Gesù diceva che non dobbiamo giudicare mai, né in bene né in male, e questo significa che non dobbiamo giudicare nemmeno noi stessi, quando compiamo un’azione sbagliata ma solo prenderne atto, perché – a mio avviso – se schiacciamo il male, esso ci annienterà facendoci commettere le azioni più ignobili che danneggeranno noi e gli altri. Contempliamo le nostre emozioni, anche quelle negative, accogliamole ed esse si allontaneranno lasciandoci un senso di pace.

Sono stata ispirata da un approfondimento di Repubblica, uscito oggi, 6 novembre 2015. Maria Novella De Luca, autrice dell’articolo, scrive che l’amore sta naufragando alle soglie della terza età e, se venti anni fa le separazioni tra gli over sessanta non erano frequenti, siamo oggi al 12,8 per cento per gli uomini e al 7,5 per cento delle donne. Che cosa significa? Queste coppie di over sessanta erano annichilite da situazioni difficili, spesso insostenibili, e sopportavano solo per il quieto vivere, soprattutto le donne che per troppi anni sono state ferite nella loro dignità; ancora oggi in molti Paesi sono tante le bambine, le mogli, le vedove e le ragazze nubili che subiscono le violenze più atroci. In alcuni villaggi del Nepal le donne, nel periodo delle mestruazioni, sono rinchiuse come degli animali in tuguri dove non possono bere acqua pura né mangiare carne e latticini. Molte perdono la vita. Perché accade tutto questo? Sono considerate impure e quindi indegne di esistere.

armonia-opposti

Ignoranza? Può darsi. Io so solo che viviamo ancora in una realtà in cui le donne, anche italiane, sono schiave, non tanto nel corpo quanto nella mente. L’amore non è possesso. Al contrario è passione, desiderio, senza il quale questo sentimento si trasformerebbe in amicizia. Ognuno di noi ha il diritto di vivere nell’autenticità, amando e ricevendo amore, e di essere felice. L’uomo si completa nella donna e viceversa. L’armonia degli opposti è una danza meravigliosa, attraverso la quale noi troviamo la nostra vera dimensione, per far diventare la ghianda (il nostro Sé) una quercia massiccia. Scrive Raffaele Morelli in Sesso é Amore (Mondadori): “Ci avviciniamo all’amore con schemi vecchi e logori, costruiti sui peggiori luoghi comuni”. Il famoso psichiatra sostiene che l’amore vive e si nutre del mistero. Dirsi tutto distrugge l’eros. «L’inconoscibilità è la casa dell’amore (…) ogni scintilla orgasmica prepara l’evoluzione dell’anima», afferma Morelli. E allora, come canta Eros Ramazzotti in Favola, saremo insieme “luna e sole, sasso e nuvole (…) quella parte vera che ogni favola d’amore racchiude in sé per poterci credere”.

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