Sanremo 2014, Renga dagli esordi a “Vivendo adesso”

Sono passati parecchi anni da quando Renga cantava “2020” con la rock band Timoria. Capelli lunghi, voce potente e grinta da vendere, il giovane Francesco si esibiva con l’inseparabile Omar (Pedrini) percorrendo in lungo e in largo l’Italia, tra “sbronze e divertimento”, come ha più volte dichiarato. Poi la decisione di lasciare il gruppo e di dare una svolta alla propria carriera e, probabilmente, di cambiare vita. La nuova strada imboccata gli ha portato tante soddisfazioni sia come cantante (tra cui la vittoria a Sanremo nel 2005), sia come uomo (l’amore dell’attrice Ambra Angiolini e due splendidi figli).

Renga in Conferenza stampa - Foto di Raffaele Della Pace
Renga in Conferenza stampa – Foto di Raffaele Della Pace

Negli ultimi anni l’artista bresciano ci ha regalato canzoni meravigliose, che sono dichiarazioni d’amore alla compagna e inni alla bellezza della vita. Renga si è messo più volte a nudo per parlare del suo mondo e raccontare gioie e tormenti della propria quotidianità. Tuttavia, per uno come lui, che ama cambiare e ricercare perennemente nuovi stimoli, questo festival di Sanremo giunge a pennello e funge da vetrina per i suoi nuovi progetti. Le due canzoni con le quali è arrivato in riviera portano la firma di Roberto Casalino (“A un isolato da te”) ed Elisa Toffoli (“Vivendo adesso”). Renga non ama ripetersi, non vuole essere un pittore che rischia di dipingere sempre le stesse figure con i medesimi colori. Le sfumature della vita sono tante e possono essere più o meno definite, a seconda delle persone e delle sensibilità. Ecco spiegata la sua decisione di presentarsi, per la prima volta dopo ben 7 festival, come puro interprete di brani scritti da altri.

Renga in Conferenza stampa - Foto di Raffaele Della Pace
Renga in Conferenza stampa – Foto di Raffaele Della Pace

Delle due canzoni, molto intense anche se in modo diverso, il pubblico ha premiato “Vivendo adesso”, scritta da Elisa, una delle artiste più importanti del panorama musicale italiano. Renga torna a parlare di sesso, come in quella “2020” (che ancora ci torna in mente e che spesso canticchiamo), ma lo fa attraverso la penna della cantante di Monfalcone. “Amami ora come mai, tanto non lo dirai. E’ un segreto tra di noi”, recita il testo della canzone presentata sul palco dell’Ariston. Un rapporto consumato in una stanza d’albergo. Un uomo e una donna che si incontrano solo per una volta e che cercano di evadere la realtà, di godersi il momento, lontani da occhi e orecchie indiscreti. Non è un brano che fa dell’erotismo il suo punto di forza. Le chiavi di lettura sono molteplici: due ex che si ritrovano per consumare un rapporto in onore dei vecchi tempi; due sconosciuti che cercano di dimenticare delusioni e dispiaceri, buttandosi in un rapporto destinato a non avere futuro.

Renga in Conferenza stampa - Foto di Raffaele Della Pace
Renga in Conferenza stampa – Foto di Raffaele Della Pace

“Un’altra immagine di te. Un nuovo modo di pensare le cose…Vorrei che tu fossi già sicura che stiamo solo vivendo adesso” è l’invito che l’uomo muove alla donna affinché smetta di pensare al domani e di cercare di capire e definire, ad ogni costo, il loro rapporto. Una sola notte, un solo incontro. Due solitudini che si trovano per poi lasciarsi immediatamente dopo aver soddisfatto la propria voglia di piacere, di calore e di amore. Un modo (sbagliato o no) per cercare, nell’infelicità, di leccare le ferite di un cuore ancora sanguinante o di colmare un terribile vuoto nell’anima.

Renga, sul palco dell’Ariston, è un leone che graffia con lo sguardo e conquista il pubblico con la potenza della sua interpretazione. Appoggia la propria voce sulle melodie e le parole di “Vivendo adesso”, giocando con variazioni vocali che solo un grande artista può permettersi di fare. Una canzone che potrebbe regalargli la vittoria finale. Un altro pezzo importante da aggiungere al suo puzzle di successi e di soddisfazioni. Come l’ultima. Il cantante è infatti al primo posto nella classifica provvisoria.

Silvia Marchetti

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