ROMA CINEMA, E` IL GIORNO DI “E LA CHIAMANO ESTATE”

Una scena del film E la chiamano estate

Al Festival del cinema di Roma è il giorno del film “E la chiamano estate” di Paolo Franchi. Sul tappeto rosso delle 21.45 sfileranno, insieme al regista, gli attori Isabella Ferrari, Jean-Marc Barr, Filippo Nigro, Luca Argentero, Eva Riccobono, Anita Kravos e Christian Burruano. Alle 17 invece sarà proiettato”Ixjana” dei fratelli Józef e Michał Skolimowski; fuori concorso alle 19.30 è invece in programma “Bullet to the Head” di Walter Hill. Prima della proiezione, il regista riceverà il Maverick Director Award. Insieme a lui sul red carpet il protagonista del film, Sylvester Stallone. La selezione CinemaXXI propone in concorso due film: “Tanez Deli” del russo Ivan Vyrypaev, alle 19 in sala Petrassi, e “Gegenwart” del tedesco Thomas Heise, alle 21 in Teatro Studio. Al MAXXI alle 17 appuntamento con i corti di CinemaXXI Breve 5. Il programma di Prospettive Italia prevede in sala Petrassi la proiezione pomeridiana di “S.B. Io lo conoscevo bene”, documentario su Silvio Berlusconi firmato da Giacomo Durzi e Giovanni Fasanella. Alle 21.30 nella stessa sala, “Acqua fuori dal ring”, film in concorso di Joel Stangle preceduto dalla proiezione del corto “La prima legge di Newton” di Piero Messina. Per la Retrospettiva “Cinema Espanso”, la sala Sinopoli ospiterà la proiezione del film “Il leone a sette teste” di Glauber Rocha, preceduto da Danza Macabra di Gustavo Dahl. Al Cinema Barberini, le proiezioni sono iniziate in Sala 2 già dalla mattina: alle 9 è toccato a  “Nichnasti pa’am lagan” (Sono entrato nel mio giardino) di Avi Mograbi, alle 11 a “Il leone di Orvieto” di Aureliano Amadei. In Sala 1, alle 15 “L’isola dell’angelo caduto” di Carlo Lucarelli. Largo spazio, poi, ai film del concorso del Festival: “Mai Morire” di Enrique Rivero alle 17, “Alì ha gli occhi azzurri” di Claudio Giovannesi alle 18.45, “Il volto di un’altra” di Pappi Corsicato alle 20.45. In seconda serata, Evento Speciale con la proiezione del film “Il gioco degli specchi” di Carlo Di Carlo. Per la sezione autonoma e parallela alle 14, nella stessa sala, “Strings” dell’inglese Rob Savage.

E LA CHIAMANO ESTATE

Una scena del film E la chiamano estate

 

Dino e Anna sono una coppia di quarantenni. Si amano intensamente ma la loro non è una relazione convenzionale: tra loro non c’è mai stato un rapporto fisico. Dino si è sottratto a questo, come se dentro di lui ci fosse una scissione netta e dolorosa tra eros e amore. Dino ha una personalità introversa e complessa. La morte suicida dell’unico fratello, Gianni, cui lui era molto legato e il successivo abbandono da parte della madre lo hanno profondamente segnato, lasciandogli nel cuore una ferita aperta e indelebile.

Tormentato per non riuscire a vivere con Anna tutte le esperienze di un rapporto d’amore, Dino non è in grado di accettare l’aiuto di nessuno, nemmeno del suo psicologo, e il suo malessere si esplicita in un comportamento estremo che lo porta ad avere compulsivi rapporti sessuali con prostitute. La sua deriva lo conduce ad andare in cerca degli ex fidanzati di Anna per sapere come fosse stato il loro rapporto, fino a chiedere a loro di tornare con lei. Una sorta di autopunitivo delirio di volere allontanare da sé l’unico bene prezioso che ha: Anna…

Dal canto suo, Anna non è in grado di trovare una soluzione, non sa e non vuole mettere fine a questo tormentato, irrinunciabile rapporto d’amore. La sofferenza di Dino la fa sentire profondamente amata, unica. Tutto sembra rimanere senza soluzione.

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