Daniele Silvestri live a Napoli: scugnizzo per una notte

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Daniele Silvestri © Lucia Maglitto

Un’incontenibile energia si è sprigionata all’Arenile Reload di Bagnoli, a Napoli, in occasione del concerto di Daniele Silvestri. L’artista romano si è esibito per oltre due ore con un’infuocata band di nove elementi, accogliendo sul palco anche tanti prestigiosi ospiti Made in Campania.
Migliaia le persone accorse al noto locale partenopeo che si sono scatenate sulle trascinanti note dei nuovissimi arrangiamenti ideati da Silvestri. L’istrionico cantautore si è infatti divertito a proporre non solo i brani storici del suo repertorio, in chiave rivisitata, ma anche tante canzoni che raramente erano state proposte durante un live dal vivo. Ad accompagnarlo una scoppiettante formazione allargata e “mutante”: dai suoi storici musicisti a Rodrigo d’Erasmo, Guglielmo Gagliano e Massimo Giangrande che si sono divertiti a lasciarsi trascinare in una coinvolgente bolgia di strumenti.
Daniele Silvestri ha concepito questo live come una sorta di totale resettaggio del suo , ormai immenso, repertorio e l’ha ricostruito dandogli una nuova veste rock. La sorniona ironia che lo contraddistingue ieri si è evoluta in gioia immensa: puro divertimento.

© Umberto Frenna
© Umberto Frenna

Tanti gli ospiti sul palco da Francesco di Bella dei 24 Grana ai Capone e Bungt Bangt i quali, al centro della cosiddetta parte anarchica del concerto, hanno innescato la miccia del ritmo esplosivo de la “Paranza”e “Il flamenco della doccia”. Il picco festaiolo della serata giunge con l’arrivo dell’immenso James Senese, il quale ha coinvolto ogni singolo musicista in una jam session da vertigini. Grandi emozioni sulle note de “Il mio nemico” e “Sono io”. Immancabili i grandi successi come “Occhi da orientale” e “Ma che discorsi” ma anche canzoni, rimaste per anni chiuse nel cassetto. Daniele Silvestri si diverte e fa divertire tutti, ha voglia di comunicare col pubblico, pare quasi stare ad una festa tra amici: tre cambi d’abito, una serie infinita di canzoni, sketch, battute e tanta emozione riempiono gli occhi e il cuore di un piccolo grande irrinunciabile talento della musica italiana. In chiusura l’esilarante novità dello scioglilingua “Stizziscitici”, un divertente gioco di abilità linguistica dialettale, la genialità di “Testardo”, la grinta di “Cohiba” ed una pazzesca jam session alle percussioni hanno lasciato il popolo della notte letteralmente allo stremo delle forze.

 Raffaella Sbrescia

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