A LECCE “IL MINORE DIO CREATORE”

Si chiude sabato 22 settembre 2012 a Lecce con Il minore dio creatore la rassegna Messinscena d’affanni in cinque quadri e un casello, ispirata alle Storie d’amore inventato di Loredana De Vitis. Da marzo a settembre, sette mesi per cinque quadri, in cinque appuntamenti la letteratura ha incontrato l’arte, il teatro e la musica. Con quest’ultimo appuntamento si chiude un percorso nato per essere ritratto di un libro per divenire, tappa dopo tappa, vera e propria pièce.

Artisti, danzatori, attori, studiosi, musicisti, fotografi e giornalisti hanno prestato verve ed esperienza per le cinque rappresentazioni, mettendosi completamente in gioco e accettando un elevato livello d’improvvisazione che ha reso le serate uniche nel loro genere e la rassegna originalissima nel suo complesso: con Loredana hanno lavorato e “creato” Massimiliano Manieri, Assunta Fanuli, Alessandra Pallara, Lea Barletti, Giovanni Carrozzini, Cristina Cagnazzo, Monica Lisi, Eva Muia, Elena Riccardo, Melissa Perrone, Gianpaolo Chiriacò, Giovanna Parmigiani, Dario Goffredo, Ubaldo Villani-Lubelli, Federico Bollino, Margherita Morotti e Annalinda Piroscia.

Irripetibili le serate anche perché basate sulla scenografia offerta dal casello (il Km97 appunto) e sugli espedienti scenici studiati per gli angoli storico-naturali di un luogo ricco di suggestioni e romanticismo, ispiratore e artefice della nascita e della crescita dei cinque quadri anche perché completamente riallestito a tema, ogni volta in modo differente.  Con Lea Barletti si chiude si chiude dunque la rassegna, mentre Loredana ha dato alle stampe il suo primo romanzo: “tanto già lo sapevo”, entrato nella rosa dei semifinalisti de ilmioesordio/Scuola Holden/Feltrinelli, concorso nazionale di letteratura dedicato ai nuovi talenti della narrativa italiana. Il romanzo vincitore verrà pubblicato da Giangiacomo Feltrinelli Editore.

Il racconto protagonista dell’ultima serata è ‘il minore dio creatore’, unico della raccolta a essere chiaramente ambientato a Lecce. Il centro storico della città, i suoi vicoli, gli artisti che li popolano e gli incontri simil-sentimentali da dimenticare: il bello e il brutto di ogni provincia del mondo. Un racconto incentrato sulla banalità del conversare e sulla grande utilità di un certo tipo di miopia. Qualunque miope, in questo racconto, può intravedere un modo per riconciliarsi col suo ‘difetto’. Introduce e conclude Melissa Perrone, giornalista e mamma a tempo pieno, che si divide tra contraddizioni, compiti, farina, parole, zucchero e scrittura. Terribilmente eclettica, ha nel tempo partecipato a ricerche sociologiche, inchieste giornalistiche, lavoro in radio e per la carta stampata. Scrive perché non sa dipingere, legge per respirare.

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