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40 sono i nuovi 20: recensione della commedia con Reese Witherspoon

40 sono i nuovi 20: recensione – La settima arte in questi anni si è spesso dedicata alla crisi di mezz’età. Woody Allen, per esempio, è maestro in questo tema; basti pensare a Blue Jasmine, nel quale la protagonista vede la sua vita cadere a pezzi dopo il divorzio. 40 sono i nuovi 20, al contrario, è una commedia delicata, non dirompente né distruttiva o cinica come la pellicola del cineasta americano. La macchina da presa ancora acerba di Hallie Meyers-Shyer si muove in un ambiente patinato, tra vecchie sceneggiature, foto d’epoca, lungometraggi degli anni Cinquanta e tanti ricordi, tra ville lussuose ed emozioni senza tempo in una Los Angeles permeata di cinema.

40 sono i nuovi 20

La protagonista di 40 sono i nuovi 20 è Alice (Reese Witherspoon), mamma di due bambine che, dopo la separazione, deve riuscire a cavarsela da sola, tra alti e bassi. Trasferitasi da New York nell’abitazione estiva del padre, famoso regista deceduto, incontra casualmente tre giovani – che stanno cercando di fare strada nel Cinema – proprio la sera del suo quarantesimo compleanno e con loro si dà letteralmente alla pazza gioia ubriacandosi e ballando sino a notte fonda. Con uno di questi, Harry (Pico Alexander), nasce anche timida relazione. I tre si trasferiscono a casa di lei ma le cose si complicano un po’ quando ritorna il marito di Alice.

In 40 sono i nuovi 20 c’è più di una nota stonata perché il tema principale è solo abbozzato. Il risultato, tuttavia, è un film gradevole, che fa leva sui valori della famiglia – oggi in declino – e sui buoni sentimenti. Se vi aspettate una vera storia d’amore questa pellicola vi deluderà ma se volete trascorrere un paio d’ore in serenità allora 40 sono i nuovi 20 fa per voi, complice anche una più che lodevole Reese Witherspoon, sempre in parte.

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Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele

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