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Il Festival dell’Oriente 2015 arriva a Napoli, reportage

festival-dell-oriente-a-napoliQualsiasi aggettivo usato per definire il Festival dell’Oriente è riduttivo, perché solo una visita reale e non virtuale può rendere giustizia a questa manifestazione itinerante che tocca le principali città italiane portando la magia dei Paesi orientali in Occidente non immune al fascino di culture che non possono lasciarci indifferenti, perché in esse un connubio di spiritualità, benessere e senso di pace si fonde con tradizioni millenarie. La carovana del Festival dell’Oriente 2015 si è fermata a Napoli, nel secondo weekend di settembre, dall’11 al 13, presso la Mostra d’Oltremare, dove abbiamo aperto la mente all’umiltà e alla curiosità. Arrivateci in soccorso nei momenti più opportuni, queste due virtù si sono alternate durante la nostra passeggiata tra i numerosi stand del Festival. Qui un mix di odori (il profumo del curry innanzitutto) e sapori ha deliziato e ammaliato gusto e olfatto mentre i colori vivaci e le movenze degli artisti, che si sono esibiti sui vari palchi, hanno incantato la nostra vista. Le nostre orecchie, abituate a ben altri ritmi, non si sono lasciate confondere e intimidire dal tripudio di suoni. Incantati dalla danza Tannura, abbiamo aperto il cuore alle sonorità del Taiko, antico strumento giapponese usato in guerra, per poi immergerci nella tradizionale cerimonia del thè giapponese e in una sensuale danza del ventre. Abbiamo applaudito le splendide contorsioniste provenienti dalla Mongolia, ci siamo divertiti con lo sciamano italiano, ci siamo lasciati ammaliare dalle danzatrici di Kuchipudi, danza classica del Sud dell’India, e infine all’Holi Festival ci siamo fatti cospargere il corpo da una miriade di colori. Il Festival dell’Oriente è questo e molto altro ancora. Descrivere a parole le sensazioni provate, è impossibile ma posso dirvi che – nonostante la folla accorsa numerosa – qui è possibile trovare calma e brio (non è un ossimoro). L’iniziativa ci permette di fare un viaggio interiore attraverso arti secolari e di compiere un percorso esteriore tra le mille facce di culture anche sconosciute e soprattutto fra gli usi e i costumi di quei Paesi che più di tutti nell’immaginario collettivo sono sinonimo di saggezza ed equilibrio, come il Giappone e l’India.

Al Festival dell’Oriente è possibile inoltre visitare una serie di mostre, tra cui l’esposizione del fotografo Federico Bonifazi che con le sue meravigliose immagini ci conduce dal Medio Oriente al Giappone attraversando la Turchia, la Thailandia e la Palestina. Il prossimo appuntamento con il Festival dell’Oriente 2015 è sempre a Napoli il 18, il 19 e il 20 settembre.

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Maria Ianniciello

Mi chiamo Maria Ianniciello. Il mio nome intero è però Ianniciello Maria Carmela ma per comodità mi firmo solo Maria. Sono iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Campania dal 2007, nell’elenco dei Pubblicisti. Laureata in Lettere (vecchio ordinamento) con il massimo dei voti presso l’Università di Roma Tor Vergata, ho dedicato gli ultimi vent’anni della mia carriera allo studio dei nuovi e dei ‘vecchi’ Media. Nel 2008 ho fondato questo portale dove tuttora mi occupo di analisi del linguaggio cinematografico, televisivo ed editoriale (saggi, libri per bambini e romanzi). Ho lavorato per testate giornalistiche dell’Irpinia e del Sannio, curando anche uffici stampa. Nel 2018 mi sono diplomata in Naturopatia a indirizzo psicosomatico presso l’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica di Milano, diretto dal professor Raffaele Morelli. Ho conseguito poi il Master in Lettura del Corpo mediante la Psicosomatica nel 2019 con la dottoressa Maria Montalto. La conoscenza della Psicologia (disciplina a cui sto dedicando gran parte delle mie ricerche) mi permette di esaminare i nuovi e i vecchi Media con un approccio integrato e molto innovativo.

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