Le stagioni della Vita

Oggi il mondo ci vuole veloci, ci spinge a superare i nostri limiti, a produrre come delle macchine, a rispettare prima di tutto i doveri verso la famiglia e verso il proprio lavoro, a onorare le regole, quelle dello stato e della società in generale. Trascuriamo completamente la nostra natura per seguire e rispettare norme sociali e paradigmi che non possono valere per tutti con il risultato di vivere una vita che non è la nostra e dover fare i conti con i malanni del nostro corpo logorato da stress e ansie. Siamo frenati dalla paura del fallimento, del giudizio e di lasciare il certo per l’incerto, trascurando che intanto i giorni scorrono inesorabili. Le emozioni ci aiutano a capire se la direzione che stiamo seguendo è quella giusta per noi. Se la mattina – o la maggior parte delle mattine – ci alziamo contenti della giornata che ci stiamo prestando a trascorrere e la sera andiamo dormire con la soddisfazione di quello che abbiamo fatto, allora significa che stiamo vivendo, altrimenti stiamo solo sopravvivendo; siamo come degli automi che timbrano il cartellino d’inizio giornata la mattina e lo ritimbrano alla sera.

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La vita come le stagioni: l’inverno, la primavera e l’estate

La vita non è altro che quello che noi decidiamo che sia, abbiamo tutti la responsabilità delle nostre scelte e il libero arbitrio ci è stato fornito per essere presenti alla vita e non essere delle marionette. Non fraintendetemi: non possiamo prenderci la responsabilità se camminando per strada un automobilista ci viene addosso o cose simili, ma abbiamo la responsabilità di decidere quale reazione avere, se prendercela con il mondo oppure andare avanti e guardare il bicchiere mezzo pieno. Possiamo paragonare la vita a delle stagioni. Così come il tempo in natura è scandito da periodi diversi, ma di medesima importanza, anche la vita dell’uomo è scandita da momenti che arrivano per chiunque ma che solo la persona responsabile può riconoscere. Per primo arriva l’inverno e con esso la necessità di saper affrontare tale momento nella giusta maniera. E’ il periodo dove si affrontano le difficoltà, il momento in cui tutto e tutti sembrano voltarci le spalle e le sfide diventare sempre più dure da superare; possono essere prove di ogni genere e tutte hanno un senso preciso, riconoscerlo è la cosa più saggia che si possa fare. In linea di massima questi momenti arrivano con un unico scopo, quello di diventare più forti, d’imparare ad attingere alle infinite risorse che dormono dentro di noi.

Sono i momenti in cui proveremo forti dolori, avremo delusioni, ci sentiremo frustati, ma allo stesso tempo sono anche i momenti più formativi dove il carattere di una persona acquista vigore. Tutto questo può avvenire solo se sappiamo accogliere questo periodo, perché – così come in natura – gli inverni non mancano perché fanno parte del ciclo vitale. Dopo l’inverno, arriva il turno della primavera, in natura esso coincide con la rinascita, il risveglio dal letargo, per l’uomo invece è il momento di cogliere le opportunità. Quest’ultime fanno sempre seguito alle difficoltà. Se si è vissuto l’inverno nella giusta maniera, si è diventati più forti, ci siamo rigenerati e in primavera abbiamo la possibilità di vedere il mondo con occhi diversi, l’esperienza fatta durante l’inverno è servita a questo, s’inizia a seminare su di un terreno nuovo fatto di occasioni nuove. Non lasciamo che l’inverno non dia spazio alla primavera continuando a rimuginare sulle nostre disgrazie e problemi; anche l’acqua più limpida se sta ferma ristagna. Arriva finalmente l’estate, non è ancora il momento di godere dei frutti del raccolto ma possiamo iniziare a vederli, a questo punto è importante continuare ad alimentare tale raccolto e proteggerlo. Così come in un orto bisogna eliminare gli insetti e le erbacce che possono contaminare i frutti, lo stesso vale nella vita, ogni bene se lasciato all’incuranza è attaccato; se un rapporto sentimentale non è alimentato e protetto anche il più forte può finire, qualsiasi attività se lasciata in mano sbagliate, senza incentivarla, può iniziare a perire; se non si curano e si proteggono gli affetti, se non prestiamo attenzione alla salute, se non curiamo le cose importanti per noi ad un certo punto tutto può finire.

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Le stagioni della Vita: ecco l’Autunno

Poi arriva l’autunno e possiamo finalmente raccogliere i frutti di tutto quello che abbiamo fatto in primavera ed estate, è un momento di calma in cui la natura sembra iniziare a rallentare il proprio ciclo vitale mentre l’uomo si prende il tempo per godere di quanto fatto; è il periodo in cui comprendiamo il senso delle esperienze fatte durante l’inverno, il lavoro fatto in primavera ed estate, in altre parole chiudiamo il cerchio e tiriamo le somme. In tutto questo il senso di responsabilità ne fa da padrone, perché senza quest’ultimo i momenti ci sembreranno sempre uguali, perché non accogliendo il brutto non sappiamo vedere nemmeno il bello, l’uno non può sussistere senza l’altro. Allora, decidiamo di vivere la nostra vita imparando che essa non può e non deve essere sempre uguale, non abbiate paura di uscire dal conosciuto per entrare nell’ignoto, quest’ultimo è la nostra salvezza perché proprio entrando nello sconosciuto possiamo capire chi siamo ed essere finalmente noi stessi.

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