Vertice tra Pd e Pdl: serve un Presidente di unità nazionale

Bersani in conferenza stampa
Bersani in una conferenza stampa

Si è chiuso intorno alle 18 di ieri il vertice a Montecitorio tra Pier Luigi Bersani e Silvio Berlusconi. Un incontro durante il quale i due esponenti di Pd e Pdl hanno messo sul piatto, tra le altre cose, la fondamentale e imminente questione dell’elezione del Capo dello Stato.

Questo, infatti, l’argomento che più di tutti è stato trattato dai due leader politici, che stando alle prime informazioni, pare abbiano un punto di vista comune: il Presidente della Repubblica dovrà essere eletto tramite un ampio consenso.

In secondo piano, almeno per il momento, la questione del Governo, al quale si cercherà di dare una risposta in seguito all’elezione del successore di Napolitano. Ciò che preme maggiormente è, quindi, riuscire a individuare la figura che possa rappresentare un «segnale forte di unità nazionale», come ha affermato il vicesegretario del Pd Enrico Letta a chiusura del vertice.

Quello tra Bersani e Berlusconi «è stato un buon incontro – ha continuato Letta – Però siamo solo all’inizio». In sintesi per il vicesegretario del Pd la conversazione tra i due leader pare abbia avuto il merito di chiarire le idee sui criteri che saranno utilizzati per individuare, se possibile congiuntamente, una rosa di personalità di particolare prestigio, capaci di rappresentare l’intero Paese.

Criteri, però, non nomi. Per ora, infatti, nulla è trapelato sulla possibile rosa di candidati di cui tanto si parla. Per i nomi serviranno, infatti, altri incontri.

Concorde nel mettere in luce l’importanza di un Capo dello Stato eletto dalle Camere con un’ampia maggioranza anche il segretario del Pdl Angelino Alfano, il quale, in una nota diffusa al termine del vertice, ha evidenziato come la posizione del partito di Berlusconi sia da giorni la stessa: «il Presidente della Repubblica – ha affermato – deve rappresentare l’unità nazionale e dunque non può essere, e neanche può apparire, ostile a una parte significativa del popolo italiano».

Nei prossimi giorni, Bersani continuerà gli incontri con gli altri schieramenti politici. È previsto per domani, infatti, il vertice con il leader della Lega Nord Roberto Maroni. Intanto anche Umberto Bossi ha commentato l’incontro di ieri a Montecitorio: uno commento, il suo, che sembra più che altro un suggerimento rivolto al vecchio alleato di sempre. «Se fossi in Berlusconi – ha dichiarato – darei i voti per il Governo a Bersani, che tanto in pochi mesi va a schiantarsi, e poi vincerei».

 

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