RIPARTIAMO DALLA TERRA, IL CONVEGNO DELL’ANGA

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Ripartiamo dalla terra è un’esigenza per tutta l’Italia che, in un momento di crisi come quello attuale, ha bisogno di nuovi settori produttivi e di investimento per rilanciare la propria economia. Ripartiamo dalla terra è anche il titolo del il XV Convegno dei quadri dirigenti dell’Anga (l’Associazione che riunisce i giovani di Confagricoltura) che inizia questa mattina a Napoli e durerà fino al 2 febbraio. Oggi e domani saranno dedicati ai lavori interni, con un approfondimento e una riflessione su quattro temi: agricoltura innovazione di gestione, ricambio generazionale, reti d’impresa e istruzione/formazione. L’evento si concluderà sabato mattina, con la sezione pubblica della seconda edizione del Forum nazionale.

«Intendiamo lanciare una richiesta molto chiara e concreta – spiega il presidente dell’Anga Nicola Motolese – perché siamo convinti  che lo sviluppo dell’intero sistema Paese parta proprio dall’agricoltura. Noi giovani abbiamo ancora trenta, quaranta anni di lavoro davanti a noi e riteniamo importante che venga adeguatamente valorizzata la risorsa giovani».

La giornata di oggi ha come obiettivo quello di analizzare e approfondire, attraverso i gruppi di lavoro, i quattro temi su cui prenderà le mosse il progetto dell’Anga Ripartire dalla terra. Il convegno proseguirà domani. Nel pomeriggio si terrà anche il Consiglio Nazionale, al quale interverranno il direttore generale di Confagricoltura, Luigi Mastrobuono e il presidente dell’Associazione Libera, Don Luigi Ciotti.

Ripartire dalla terra significa, a parere dei giovani dell’Anga, puntare sul concreto e sul valore economico del settore. Nella mattina di sabato verrà presentata un’indagine del centro studi di Confagricoltura sulla realtà delle giovani imprese associate. Nella Tavola rotonda: “Agricoltura 3.0 in rete tra digitale e ricambio” si punterà a dimostrare come le giovani imprese possano costituire la risposta più efficace alle complesse sfide che occorre fronteggiare per innescare la ripresa economica. Le conclusioni saranno del presidente di Confagricoltura, Mario Guidi.

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