Radio Lab F2 a rischio chiusura

f2-2_landscape_300x1000Radio Lab F2 è uno strumento di comunicazione, aggregazione e condivisione promosso dall’Università Federico II di Napoli. Nata nel 2004, la radio rivolge i propri contenuti, con un palinsesto sempre nuovo ed attuale, non solo alla comunità universitaria ma a tutto il contesto culturale campano. Attraverso il triplice obiettivo di porsi come mezzo di informazione, di intrattenimento e  di formazione per gli studenti, la Radio ha saputo costruirsi una precisa identità, diventando, così, un punto di riferimento. Purtroppo, però, dopo 7 anni di onorata attività, è stato annunciato che mancano i fondi per proseguire il progetto. La direttrice del dipartimento, Enrica Amaturo, ha già chiesto al Rettore Massimo Marrelli di provvedere a reperire i fondi necessari  ma ad oggi la situazione pare ancora ferma al palo.

Fautrice di numerosi corsi di formazione, Radio F2 ha permesso a molti studenti, nel corso degli anni, di acquisire competenze tali da offrire loro la possibilità di inserirsi nell’ambito della comunicazione e della radiofonia a 360 gradi. Numerose assunzioni testimoniano l’elevato standard qualitativo di un servizio formativo che, ancora una volta, deve purtroppo subire l’incombenza di un deficit di risorse che va a danneggiare qualcosa che ancora funziona.

La chiusura della radio comporterebbe, tra l’altro,  non solo lo stop delle trasmissioni ma anche che il corso di formazione, attualmente attivo, non venga completato privando gli studenti iscritti al corso  di una esperienza formativa importante e anche dei punti di credito che il corso permette di acquisire. Anche il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris si è mostrato vicino alla causa di Radio F2 Lab con una breve dichiarazione sulla sua pagina Facebook: «F2 Radio Lab dell’Università Federico II è una esperienza preziosa a cui ho avuto il privilegio di partecipare in diverse occasioni. Si tratta infatti di una radio che offre una opportunità di formazione a tantissimi giovani nel settore dei media, oltre a rappresentare per gli studenti un canale di espressione e comunicazione. Mi auguro, dunque, che si possano trovare le risorse affinché tale esperienza non venga interrotta e trovi, invece, modo di continuare e crescere, conservando l’entusiasmo che da sempre l’ha contraddistinta come ho avuto modo di sperimentare direttamente». Non rimane, dunque, che sperare in una risoluzione positiva della questione e che una volta tanto il merito possa essere premiato.

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