Palermo tra tradizioni e contemporaneità

bLa città di Palermo si appresta a inaugurare il nuovo salotto metropolitano di piazza Bologni, senza dimenticare le tradizioni, con il famoso Festino di Santa Rosalia. Sarà il sindaco Leoluca Orlando, con gli assessori alla cultura, Francesco Giambrone e al centro storico, Agata Bazzi, a inaugurare il nuovo salotto metropolitano di piazza Bologni, alle ore 19  di oggi. La piazza si presenterà in una veste completamente rinnovata con cinque metri quadrati di tappeto erboso e profumate ed eleganti essenze di lantane, menta, citronella, timo, maggiorana, origano e salvia. Le prime ad apprezzare il nuovo look della piazza sono state due turiste inglesi, Patty e Lucy, che si sono subito sdraiate sui comodi cuscini applicati sui sedili realizzati con materiale riciclato dai pallet. «It’s very nice and confortable» – è stata la battuta, dopo di  che hanno preso a digitare con il computer nell’area dotata di wi-fi gratuito.

c
Foto di: impresapalermo.it

A Palermo anche le tradizioni si vestono di modernità: la nuova edizione del Festino di Santa Rosalia, in programma dall’1 al 15 luglio, sarà incentrata, infatti, sul tema del futuro: «Non sappiamo cosa sarà il futuro, sappiamo che viviamo in un momento difficile, ma abbiamo davanti persone che il futuro lo stanno facendo, con passione e tenacia. Queste persone saranno il simbolo e il fil rouge della nostra idea poetica: ne racconteremo la storia e la indicheremo ad esempio. Dedicare il Festino a “chi fa il futuro” significa, per noi, dedicarlo a tutta la città le visioni portate avanti dai protagonisti che sceglieremo come simbolo di questo progetto, sono capaci non solo di migliorare il mondo esistente, ma anche di generare mondi nuovi. Saranno le storie virtuose di palermitani che immaginano un futuro che ancora non c’è che si sforzano di cambiarlo, in meglio, per il bene comune», ha dichiarato il direttore dell’associazione temporanea d’impresa Santa Rosalia Sandro Trachina. Cambiamenti e rivoluzioni, sono il segno distintivo di questa che è la più antica Festa popolare del Mediterraneo:  la 389ma edizione del Festino sarà  infatti nel segno dei bambini e del futuro. Le celebrazioni in onore di Santa Rosalia culmineranno la notte tra il 14 e il 15 luglio a Palermo e  il capoluogo siciliano sarà tappezzato di manifesti con i visi dei ragazzini che danno il volto alla popolare festa in onore della ‘Santuzza’. A trainare il carro trionfale con la Statua della Santa saranno i ragazzi di Libera contro le mafie, in continuità con una scelta simbolica dello scorso anno quando a essere coinvolto fu il comitato Addiopizzo. In testa al corteo sfileranno i bambini, vestiti dei colori della città, il rosso e il giallo. Il programma prevede mostre, dibattiti, concerti, inaugurazioni, processioni. Il culmine, naturalmente, sarà la notte del 14 luglio: a partire dalle 20, tutti saranno dietro al carro di Santa Rosalia, dalla cattedrale, al Cassaro, fino a Foro Italico.«Sarà  festa civile e festa religiosa –  spiega il sindaco Orlando –  perché fin quando  manterremo questo equilibrio, terremo fede al diritto di cittadinanza, quanto a quello di cristianità. Come ogni volta la domanda che ci porrà il Festino di Santa Rosalia sarà ‘la peste, quest’anno, qual è? Sicuramente sono il furto e la mancanza di avvenire, una peste moderna, simbolica, che colpisce tutti, senza distinzione: il povero, il senzacasa, il disoccupato, ma non risparmia nessuno, neanche l’impresario o il politico. Tutti siamo coinvolti. E purtroppo, devo constatare che Palermo è piena di stregoni pronti a dare alla gente bisognosa risposte che non arrivano dalle Istituzioni. Ora, in quest’occasione straordinaria per noi palermitani, occasione che ci consente di guardarci allo specchio e di chiederci chi siamo e chi vogliamo essere, chi meglio dei bambini poteva farsi interprete di questo bisogno generale di futuro nel ricordo della Santuzza? I bambini di Brancaccio che grazie al sangue e al sacrificio di Padre Pino Puglisi, non è più un quartiere di mafia». Sulla stessa lunghezza d’onda del primo cittadino l’arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo : «Quante pesti oggi: l’assenza di casa, di lavoro, il nodo dei servizi con i bubboni dell’Amia e della Gesip, il degrado diffuso. Tanti problemi che non trovano risposte. Basta paralisi. Occorre dare speranza, senza abbatterci, dando una testimonianza positiva e coraggiosa soprattutto ai più piccoli. Il modello è l’attenzione di padre Pino Puglisi per i giovani e i bambini che deve spingere tutti a fare la propria parte».

Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto