L’Italia del 2050? Un Paese per vecchi

cnr cover libro BonifaziLe tendenze migratorie in Italia stanno cambiando. L’invecchiamento della popolazione italiana e l’abbassarsi dei flussi migratori verso l’Italia saranno la causa di un fenomeno non proprio positivo per la competitività del nostro Paese: tra il 2015 e il 2030 i cittadini in età lavorativa sono destinati a diminuire di 4milioni di unità e di altri 7milioni dal 2030 al 2050; nel frattempo gli ultraottantenni aumenteranno rispettivamente di 1,4 e 2,2 milioni. Parola di Corrado Bonifazi, ricercatore del Cnr, Consiglio Nazionale delle Ricerche, nonché autore del libro “L’Italia delle migrazioni”, edito da Il Mulino. Il quadro non è quindi entusiasmante. Bonifazi sostiene che «fra il 1870 e il 1914 sono espatriati 14milioni di connazionali». Oggi gli italiani all’Estero sono 4,2milioni. Un cambio di tendenza si è verificato invece con la seconda globalizzazione, quando gli stranieri residenti in Italia sono passati dai 356mila del 1991 ai 4,3milioni di oggi, con concentrazioni elevate nel Centro-Nord. In questo periodo invece, afferma il ricercatore, gli italiani che espatriano sono di nuovo in aumento, passando dalle 40mila unità del 2010 alle 68mila del 2012. Il flusso straniero verso il nostro Paese è al contrario in flessione; infatti dalle 493mila unità del 2007 si è scesi alle 245mila del 2012. Il libro di Bonifazi sarà presentato domani, 21 gennaio 2014, alle 15 a Roma, presso l’aula Marconi del Cnr (piazzale Aldo Moro, 7). Sono previsti gli interventi di Luigi Nicolais, presidente del Cnr; Riccardo Pozzo, direttore del Dipartimento scienze umane del Cnr; Antonio Golini, presidente dell’Istat; Gianpiero Dalla Zuanna, senatore e professore ordinario dell’Università di Padova; Berardino Guarino, Fondazione centro Astalli. Modera Marco Ferrazzoli, capo ufficio Stampa del Cnr.

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