Lady Gaga e Tony Bennett: Anything Goes, la recensione del brano

Nel corso della sua carriera Lady Gaga ha dimostrato di essere un’artista completa, preparata e capace di reinventarsi senza mai cadere nella banalità o nel ridicolo. Tutto ciò che la popstar tocca si trasforma in oro. Tutto ciò che crea fa tendenza. Detta legge, Gaga, con album da record e performance live da brividi. Spettacolo nello spettacolo. Immagini da sogno che sposano una voce unica, potente e viscerale. E non importa se l’ultimo disco, Artpop (2013) non ha raggiunto il successo sperato. Miss Germanotta ha sempre un asso nella manica da gettare sul tavolo della creatività, per battere la concorrenza, soprattutto le decine di cantanti che, da anni, tentano di copiare, malamente e senza farsi troppi problemi, il suo stile e il suo repertorio musicale (povere illuse).

Lady Gaga ci ha abituato anche a uscite di scena geniali, così come a veri e propri coups de théâtre. L’ultima sorpresa, in chiave artistica, si chiama Anything Goes, primo singolo estratto da Cheek To Cheek, disco che vedrà la luce il prossimo 23 settembre, realizzato insieme all’amico, e grande artista, Tony Bennett. Il brano della coppia più curiosa del panorama musicale mondiale è un rifacimento del celebre capolavoro firmato Cole Porter e datato 1934. Gaga e Bennett, che già avevano duettato sulle note di The Lady is a Tramp (nel 2011), hanno ben pensato di sfruttare a pieno la sintonia che si è creata tra loro e di realizzare qualcosa di speciale. Un progetto discografico non commerciale, lontano da logiche di mercato e dalle mode del momento. Un album di pura magia e di infinita classe, in cui raffinatezza, talento e poesia possono trovare ospitalità. In una fase in cui la discografia offre prodotti standardizzati, puntando sulla quantità piuttosto che sulla qualità di testi e melodie, ecco che Lady Gaga prova a distinguersi e ad andare controcorrente (ancora una volta), spiazzando tutti con una svolta jazz e swing.

Ascoltando Anything Goes si entra, in punta di piedi, in un mondo fatto di bellezza e di eleganza. La fantasia corre insieme alle note lady-gaga-anything-goes-single-coversofisticate del brano e ci catapulta in un jazz club americano, seduti al tavolo a gustare ottima musica dal vivo e un drink colorato. Le voci dei due cantanti si alternano e si rincorrono, fino a miscelarsi, creando il giusto equilibrio tra tradizione e modernità. Due artisti diversi eppure così incredibilmente simili, uniti dall’amore per lo standard jazz (Lady Gaga ha studiato e cantato il genere fin da bambina) ma anche dalla voglia di proporre un twist nuovo e accattivante. Pop e swing si lasciano andare a un forte abbraccio, creando un corpo unico e armonioso. “Il mondo è impazzito ai nostri tempi. Il buono è diventato cattivo. Il nero bianco e il giorno notte”, cantano i due artisti, giocando come due fanciulli innamorati e facendo sognare ad occhi aperti chi ascolta le loro incantevoli voci.

Il singolo è il biglietto da visita di un album che si preannuncia emozionante, ricco di storia e di passione. Cheek To Cheek si avvale, infatti, della collaborazione di numerosi musicisti, mostri sacri del jazz mondiale: si va dal trombettista Brian Newman al saxofonista e tenore Joe Lovano, dal flautista (recentemente scomparso) Paul Horn, al fedelissimo quartetto di Bennett formato da Gray Sargent, Marshall Wood, Mike Renzi e Harold Jones. La gestazione del disco è durata oltre un anno, mesi necessari a scegliere con cura e a rivedere grandi classici del passato, come It Don’t Mean A Thing, Lush Life e Sophisticated Lady. Non un semplice esperimento, bensì un progetto maturo e studiato nei minimi dettagli, capace di dar sfogo al talento di entrambi i suoi interpreti e di omaggiare, con rispetto e sensibilità, un genere importante e raffinato come il jazz.

Silvia Marchetti

Guarda il video (studio) di “Anything Goes”

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