Into the Woods, trailer e recensione del film

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into-the-woods-trailer-recensione-filmIn Into The Woods c’è un’unica grande stella ed è quella di Meryl Streep che, come aveva già avuto modo di dimostrare nel musical Mamma mia!, canta con il talento e la destrezza di sempre. Per il resto il film, che ha fatto ottenere l’ennesima nomination all’attrice de La mia Africa e de Il diavolo veste Prada (solo per citare alcuni suoi successi), è ben poca cosa. Un miscuglio di storie e personaggi – tratti dal magico universo fiabesco – rende Into the Woods confuso e poco convincente. Gli ottimi effetti speciali da soli non riescono a compensare il ritmo narrativo lento, il quale non rende giustizia al messaggio nobile che prende corpo quando gli attori cantano, forse perché la musica parla al cuore.

into-the-woodsIl problema è che, isolando una fiaba dal suo contesto originario, si banalizza il contenuto e quindi la morale della storia perde di efficacia. Imbarazzante la Cenerentola di Into the Woods, tradita addirittura dal principe, a dimostrazione che il vissero felici e contenti è solo pura menzogna, perché nella vita quotidiana la realtà è fatta di dolori e separazioni. Almeno questo, per me, il senso del lungometraggio. I personaggi di questa pellicola, diretta da Rob Marshall, nel bosco ritrovano la loro dimensione attraverso le difficoltà e una serie di ostacoli che dovranno superare. La strega cattiva, impersonata da Meryl Streep, che impedisce alla figlia di crescere e la rinchiude in una torre isolata, perché vuole proteggerla dai mali del mondo, simboleggia la madre che fatica a distaccarsi dall’amata figlia. Nel bosco c’è anche una coppia di fornai, ai quali l’arcigna strega chiede aiuto per trasformarsi in una bella fata. In cambio i coniugi avranno un figlio. E poi ci sono la Luna piena, i giganti, i fagioli, le gigantesse, cappuccetto rosso, con la nonna e il lupo cattivo (Johnny Depp) e tante altre creature fiabesche, che però non riscattano questo film. Into the Woods, dunque, è l’ennesima dimostrazione che la settima arte continua ad attingere dalla tradizione senza purtroppo riuscire a creare nulla di veramente originale.

Trailer di Into the Woods 

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Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele

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