Il mare italiano sempre più a rischio: i dati

La maggior parte degli italiani sceglie il mare per le vacanze estive, come del resto i turisti stranieri, in particolare i tedeschi, che preferiscono le aree costiere del Bel Paese, ma in che condizioni versano la costa e il mare, dal punto di vista ambientale. Ce lo dice Legambiente, con il Rapporto 2016, presentato a Roma, oggi 28 giugno. La situazione non è delle migliori. I problemi sono diversi. Sia l’abusivismo edilizio, sia la costruzione legale di nuovi abitati, ma anche i porti e le industrie, stanno trasformando il 51 per cento dei litorali. Il primato in tal senso spetta alla Sicilia, al secondo posto troviamo la Calabria e al terzo la Campania. Mentre la regione più virtuosa è la Sardegna che preserva ancora il suo paesaggio.

Non solo, dunque, urbanizzazione selvaggia e forzata, che deturpa le coste italiane, ma anche il fenomeno dell’erosione costiera. Stando al rapporto di Legambiente, il problema non è stato affrontato nel migliore dei modi, anzi la costruzione di scogliere aderenti alla costa ha solo amplificato la questione, perché esse impediscono il ricambio idrico e la sedimentazione delle sabbie, incrementando il fenomeno dell’abbassamento dei fondali. Senza contare l’altra questione, quella della mala depurazione che interessa il 25 per cento degli italiani. L’Italia in tal senso è stata sanzionata dalla commissione europea nel 2012 e nel 2014. A ricevere la sanzione sono stati 1022 agglomerati urbani. In pool position c’è la Campania, con l’81 per cento, seguita dalla Sicilia, con il 73 per cento, e dalla Calabria con il 62 per cento. All’incirca sono 40 le infrazioni al giorno nel 2014. Altra problematica sono i rifiuti che inquinano il mare.

Questi dunque i punti salienti del Rapporto 2016 che propone delle soluzioni. Nella nota, diffusa dall’ufficio stampa, Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente, afferma che la soluzione è nelle aree protette che sono trentadue, pari a 2milioni e 800 mila ettari di superficie protetta, e nelle iniziative dei Comuni che l’associazione premia con le cinque vele. E` tuttavia importante demolire, secondo Muroni, le case abusive con le ruspe e poi riqualificare le aree facendole uscire dal degrado e incentivando così il turismo sostenibile. La tutela e la salvaguardia delle nostre coste è un dovere verso noi stessi che della Natura facciamo parte.

 

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