Il Governo ottiene la fiducia, ecco il Decreto

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Il Governo aveva già deciso: “tagliare la testa al toro” e porre la fiducia. Il beneplacito è arrivato, ad ora di pranzo, con 383 sì e 154 no, sull’approvazione, senza emendamenti ed articoli dell’articolo unico del disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione, con modificazioni, del decreto legge del 26 aprile 2013, n. 43, recanti disposizioni urgenti per il rilancio de dell’area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per accelerare la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per Expo 2015. Trasferimento di funzioni in materia di turismo e disposizioni sulla composizione del CIPE (C. 1197), nel testo della Commissione identico a quello approvato dal Senato. Letta ha fretta! Confermata anche dalla nota di Palazzo Chigi, che aveva rinviato il Consiglio dei Ministri in programma  per oggi perché già lunedì 24 giugno è stato fissato l’inizio del dibattito della terza lettura del provvedimento nell’aula del Senato e per la mattinata del 25 è prevista l’approvazione finale prima della sua decadenza. La fiducia sul decreto emergenze è la prima questione di fiducia posta dall’esecutivo Letta e tra i primi a dire sì all’esecutivo, sfilando davanti alla presidenza della Camera, il premier Enrico Letta e il suo vice, Angelino Alfano, che dopo aver scorso il banco sono usciti dall’Aula. Intanto da Ragusa Grillo, che sul decreto aveva avviato una dura battaglia, credendo di arrivare all’ostruzionismo con interventi personali di un minuto di tutti i deputati, ha tuonato forte contro il Governo: «Faremo un Parlamento extraparlamentare: i nostri 160 deputati o quelli che saranno, 150, li porteremo dove ci sono i problemi”. Lo ha affermato Beppe Grillo a Ragusa. “Dobbiamo uscire da quel c… di Parlamento dove non si puo’ lavorare. Un inciucio fatto con il presidente della Repubblica ci ha messo in un angolo, nonostante abbiamo il 25% dei parlamentari. Inoltre i mezzi di comunicazione sono collusi. La verità è che nel Parlamento è come se ci fosse la criminalità organizzata».

Ma vediamo nello specifico e brevemente in che cosa consiste il  D.L. 43/2013.

E’ composto da 9 articoli nella versione approvata dal Consiglio dei Ministri, a seguito delle modifiche ed integrazioni introdotte dal Senato, è costituito da  26 articoli, che recano un novero ampio di interventi. Il disegno di legge di conversione, reca, oltre alle consuete clausole della conversione e dell’entrata in vigore, ulteriori disposizioni di carattere ordinamentale, riguardanti il trasferimento al Ministero per i beni e le attività culturali delle funzioni attualmente esercitate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri in materia di turismo nonché la composizione e le attribuzioni del Comitato interministeriale per la programmazione economica. Tratta in particolare del riconoscimento dell’area industriale di Piombino come area in situazione di crisi industriale complessa. Si prevede la nomina del Presidente della Regione Toscana come Commissario straordinario, che si avvarrà di una serie di soggetti indicati dalla norma al fine di assicurare la realizzazione degli interventi necessari al raggiungimento delle finalità previste dal nuovo Piano regolatore portuale. Al fine di individuare le risorse da destinare a tali interventi è prevista la stipula di un accordo di programma quadro tra i ministeri interessati e gli enti locali. Si dettano, inoltre, norme per la realizzazione della bretella di collegamento al porto di Piombino. Nel corso dell’esame al Senato, è stato previsto che anche l’area industriale di Trieste, sia riconosciuta come area di crisi industriale complessa.

Per quanto riguarda le emergenze ambientali il dl scrive disposizioni volte a prorogare, fino al 31 dicembre 2013 la disciplina emergenziale e la gestione commissariale in atto nel territorio di Palermo nel settore dei rifiuti urbani e prolunga da 24 a 36 mesi il mandato dei commissari straordinari per l’emergenza nella gestione degli impianti di collegamento e di depurazione, in materia di rifiuti nella regione Campania, così come sono stati prorogati altri termini della fase transitoria per l’attività di raccolta, di spazzamento e di trasporto dei rifiuti e di smaltimento o recupero inerenti alla raccolta differenziata e ricomprendere la somma corrispondente al contributo di ristoro ambientale tra i costi di gestione degli impianti che concorrono alla determinazione della Tares.

Disposizioni anche per Expo 2015: una disciplina speciale per agevolare lo svolgimento del grande evento nel garantire il rispetto dei tempi stabiliti per lo svolgimento medesimo e l’adempimento degli obblighi internazionali assunti dal Governo. Norme anche per le zone terremotare dell’Emilia Romagna, Lombardia e Veneto a seguito del sisma del 2012. Prolungato il termine di cessazione dello stato di emergenza così come quello per la presentazione delle domande di accesso ai finanziamenti agevolati per il pagamento dei tributi, contributi previdenziali e assistenziali, nonché dei premi per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Ed ancora. Proroga dei termini per effettuare la verifica di sicurezza, l’allentamento dei vincoli del patto di stabilità interno per l’anno 2013, la deroga per l’assunzione di personale per le strette finalità connesse alla situazione emergenziale. Allentamento dei vincoli del patto di stabilità interno per l’anno 2013 anche per il Molise per il ripristino dei danni causati dagli eventi sismici del 2002. Stesso discorso per l’Abruzzo, regione anch’essa devastata dai movimenti tellurici nel 2009 con la prosecuzione delle misure economiche di assistenza abitativa e delle funzioni istituzionali territoriali in favore della popolazione, utilizzando le risorse programmate con la delibera CIPE 135 del 2012. Garantita anche la prosecuzione delle attività volte alla rimozione delle macerie, con l’impiego del personale e mezzi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e delle Forze Armate.

In decreto, anche, norme per la prosecuzione degli interventi relativi al trasporto marittimo veloce di passeggeri tra le città di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni: si differisce il termine a decorrere dal quale i comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti devono obbligatoriamente affidare ad un’unica centrale di committenza l’acquisizione di lavori, servizi e forniture; si tracciano le linee volte a ripristinare l’efficienza e l’operatività della Sala operativa e del Centro VTS  della Capitaneria di porto e Guardia costiera di Genova e dei mezzi navali addetti al servizio di pilotaggio portuale. danneggiati in occasione del sinistro marittimo occorso nel porto di Genova in data 7 maggio 2013.

Previsti, inoltre, interventi che consentono l’utilizzo delle risorse stanziate in bilancio per gli anni 2012 e 2013 per il contratto di programma tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rete ferroviaria italiana S.p.A, parte servizi e, per l’altro, reca uno stanziamento per il finanziamento degli investimenti relativi alla rete infrastrutturale ferroviaria nazionale. Non da poco conto sono le linee del decreto recanti l’esclusione dai vincoli del patto di stabilità interno dei pagamenti relativi all’attuazione degli interventi di riqualificazione del territorio finalizzati all’esecuzione del progetto relativo al collegamento internazionale Torino- Lione, approvato dal CIPE con delibera n. 57 del 3 agosto 2011.

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