Belen sexy insegnante in “Non c’è 2 senza te”, intervista

Intervista a Belen Rodriguez e al cast di “Non c’è 2 senza te”, nuovo film di Massimo Cappelli, nelle sale dal 5 febbraio. 

Belen – Foto di Franco Buttaro

La cornice panoramica della Terrazza Martini di Milano ha ospitato la presentazione alla stampa di “Non c’è 2 senza te”, film con Belen Rodriguez, Fabio Troiano, Dino Abbrescia e Tosca D’Aquino.  La pellicola segna il ritorno sul grande schermo del regista Massimo Cappelli, bravo nel dirigere un cast di tutto rispetto. La storia è quella di Moreno (Troiano) e Alfonso (Abbrescia) compagni di vita da anni, “marcati” strettamente dalla vicina di casa, la curiosa e acida signora Capasso (D’Aquino). La  serena quotidianità della coppia si incrina con l’arrivo del nipote undicenne di Alfonso, Niccolò (Samuel Troiano) e intanto Moreno si invaghisce di Laura, una bellissima insegnante di spagnolo (Belen).

“Il nostro obiettivo – ha spiegato il regista Massimo Cappelli – era quello di affrontare un argomento incredibilmente attuale, come la presenza di un bambino in una coppia omosessuale, raccontandolo con i toni della commedia, capaci così di arrivare ad un pubblico molto ampio. Chiaramente una tematica del genere puoi affrontarla in mille modi diversi”.

Fabio Troiano, insieme al regista, ha firmato anche il soggetto e la sceneggiatura di “Non c’è 2 senza te”: “Quando scrivi un progetto il meccanismo è più complesso, poi per me era la prima esperienza, quindi è stato ancor più difficile. In questo caso però abbiamo messo nero su bianco ogni idea, pensavamo già a Dino, Tosca e Belen, quindi avevamo già nel nostro immaginario chi e che cosa devono fare. Insieme agli altri attori abbiamo provato, letto, riletto…”.

Emilio Buttaro con Tosca D’Aquino – Foto di Franco Buttaro

Per Tosca D’Aquino un ruolo un po’ differente rispetto agli ultimi interpretati: “Sì perchè la signora Capasso è una donna inacidita dalla vita, trascurata per certi aspetti. Una zitella acida che vive nella solitudine, nel dolore, nel rimpianto – spiega l’attrice di “Non c’è 2 senza te”- Poi, pian pianino, c’è una trasformazione. Dal punto di vista attoriale però è molto divertente, perchè questa donna è piena di sfaccettature, di colori”.

“E’ una storia d’amore – ha aggiunto Dino Abbrescia, simpatico mattatore della conferenza – una storia semplice. Io e Fabio abbiamo lavorato insieme nel film di Checco Zalone, questa coppia funzionava e così la abbiamo riproposta. In sostanza, Non c’è 2 senza te è un film che ti cuci addosso, perchè pur avendo una sceneggiatura, ci ha dato la libertà assoluta nell’interpretare le battute. E’ un film tuo e questo, sul piano umano, è coinvolgente da morire. Vorrei fare tutte le pellicole così”.

In ottimo stato di forma tutti gli attori, sia sul grande schermo che davanti a taccuini, flash e telecamere. Ma come da copione, la più richiesta è senza dubbio Belen Rodriguez. “Questa proposta – ha spiegato la showgirl argentina – mi è piaciuta subito e ho accettato con grande piacere anche se ho trovato allucinante leggere due articoli di giornale nei quali si diceva che avevamo esagerato nel raccontare l’atteggiamento gay. Mi è dispiaciuto tanto, perchè non c’era assolutamente l’idea di offendere nessuno ma abbiamo voluto trattare questa tematica con comicità e simpatia. I miei progetti a breve? Intanto ho sempre il ‘Tu si que vales’, poi reciterò ancora un po’”.

Il cast del film – Foto di Franco Buttaro

Chiusura con il singolare aneddoto del regista Cappelli: “Abbiamo girato nella terre delle Langhe e una sera siamo stati a cena in un ristorante delle colline, dove sotto c’era un matrimonio che Belen ha pensato di andare a movimentare. Immaginate questa sposa:  durante la sua festa, mentre si canta al karaoke, vede tutti i suoi invitati pronti a immortalare nei loro telefonini Belen. Rimarranno le foto del marito ubriaco che abbraccia la Rodriguez. Secondo me si sono separati…Sequel del film? Se andrà bene, forse si farà”.

“Non c’è 2 senza te” esce nella sale oggi, 5 febbraio, in 200 copie, mentre da martedì scorso è possibile trovare in libreria l’omonimo libro edito da Sperling e Kupfer.

Emilio Buttaro

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