Alzheimer, il rame triplica il rischio di sviluppare la malattia

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Novità per quanto riguarda l’Alzheimer, la grave malattia neurodegenerativa che colpisce i neuroni, i quali vengono intossicati e uccisi dall’accumulo nel cervello di proteina beta-amiloide. Il morbo di Alzheimer è una grave forma di demenza senile caratterizzata da deficit mnemonici e dell’apprendimento. L’Università Cattolica, il Policlinico Gemelli nonché il Fatebenefratelli di Brescia e Roma hanno effettuato un test  su 141 soggetti colpiti da disturbi della memoria e quindi con un alto rischio di ammalarsi di Alzheimer. Gli esami avevano come obiettivo la misurazione del rame libero (cioè che si muove nel sangue liberamente) denominato “non-ceruloplasminico”. Il metallo arriva così al cervello, danneggiandolo. I soggetti sono stati monitorati per quattro anni, nel corso dei quali si è visto che il rischio di ammalarsi triplicava in quelle persone con problemi di memoria  che avevano anche una concentrazione di rame libero nel sangue superiore a quella di individui sani. I risultati del test  sono stati pubblicati sulla rivista Annals of Neurology.

«Nel 60 per cento dei malati il rame potrebbe avere un ruolo di primo piano», spiega Paolo Maria Rossini, direttore dell’Istituto di Neurologia del Policlinico Gemelli. «Questo accade perché il metallo arriva nel cervello e crea stress ossidativo», aggiunge la dottoressa Rosanna Squitti, ricercatrice della Fondazione Fatebenefratelli. L’esame del sangue, che non si può eseguire in altri laboratori, è già disponibile presso il Policlinico Gemelli. Adesso per due anni i ricercatori – con il supporto del Consiglio Nazionale delle Ricerche – dovranno capire se riducendo la percentuale del rame nel sangue del soggetto cala anche il rischio di ammalarsi di Alzheimer.

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Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele

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