Spalato: una città racchiusa in un palazzo romano

Peristilio, Palazzo di Diocleziano @ Valentina Sala
Peristilio, Palazzo di Diocleziano @ Valentina Sala

E se all’interno di un antico palazzo romano si sviluppasse, nei secoli, il centro storico di una città? Se le mura di quello che rimane di una grande dimora del 300 d.C. ospitassero, proprio al loro interno, abitazioni più “moderne”, bar, ristoranti, alberghi e negozi? Qualcuno sorseggerebbe un cocktail estivo seduto accanto alle colonne romane. Qualcun altro assaggerebbe un piatto tipico in una tortuosa viuzza, non lontano da quello che sarebbe dovuto essere il mausoleo dell’imperatore. Infine un gruppetto di musicisti, strumenti alla mano, potrebbe intrattenere i passanti proprio a due passi dall’antico peristilio. A pensarci sembra uno scenario bizzarro, ma è esattamente ciò che accade a Split, ossia Spalato, la seconda città croata per dimensioni. Affacciata sull’Adriatico, questa bella località dalmata non è solo un luogo dalle atmosfere tipicamente mediterranee, connubio di buon cibo, mare e arte, bensì una continua scoperta, grazie a un centro storico che la rende davvero unica al mondo.

rovine Spalato @ Ufficio Turistico di Spalato
rovine Spalato @ Ufficio Turistico di Spalato

Il suo Palazzo di Diocleziano, residenza privata costruita tra il 295 e il 305 d.C. dall’imperatore noto per aver perseguitato i primi cristiani, coincide oggi, infatti, con il suo centro storico: un dedalo di stradine racchiuso all’interno delle antiche mura del palazzo e in cui trovano spazio le rovine romane, la quotidianità di chi oggi vive nelle abitazioni costruite nei secoli proprio in questo luogo e numerose occasioni di svago e divertimento, con negozi e locali che si susseguono lungo le strette e tortuose vie. Un palazzo, quindi, che con i secoli è diventato città e una città che, d’altro canto, è racchiusa in quello che fu il palazzo. Un binomio, questo, ormai indissolubile e che rende Spalato un museo all’aperto fuori dal comune.

Palazzo Diocleziano dall'alto @ Ufficio Turistico di Spalato
Palazzo Diocleziano dall’alto @ Ufficio Turistico di Spalato

Per entrare in quello che un tempo fu il palazzo di Diocleziano, patrimonio Unesco dal 1979, si può optare per una delle grandi porte laterali, situate proprio lungo il perimetro delle mura, oppure per uno degli stretti passaggi che qua e là sono stati aperti e che permettono comunque di oltrepassare la cinta muraria. Entrati nel vecchio nucleo, a una prima impressione potrebbe sembrare di essere in un tipico centro storico mediterraneo, ma percorrendo anche in modo casuale il labirinto di stradine ricche di negozietti e ristoranti a un cento punto inevitabilmente ci si troverà in uno dei luoghi più affascinanti della città, ossia l’antico peristilio. Oggi è una suggestiva piazza circondata dalle rovine delle colonne romane e all’interno della quale si può sostare per sorseggiare qualcosa presso il noto caffè Luxor, comodamente seduti, con tanto di cuscino, lungo il perimetro del peristilio.

Spalato @ Ufficio Turistico di Spalato
Spalato @ Ufficio Turistico di Spalato

Ma se quest’ultimo è diventato la piazza del centro storico di Split, anche quello che sarebbe dovuto essere il mausoleo di Diocleziano nei secoli ha tramutato la sua funzione ed è curioso pensare che il luogo di sepoltura dell’imperatore che ha perseguitato i cristiani sia in seguito diventato la cattedrale cittadina, con tanto di torre campanaria sulla quale i più coraggiosi (non tanto per l’altezza, quanto per la mancanza di protezioni laterali e per il fatto che si vede il vuoto tra i gradini) possono salire per ammirare dall’alto il panorama. E poi, ancora, le mura e i resti delle stanze del palazzo, che dall’arrivo a Spalato degli abitanti della vicina colonia romana di Salona, distrutta all’inizio del 600 d.C., hanno progressivamente accolto le successive abitazioni, sorte tra i resti della dimora romana e all’interno delle quali vivono tuttora alcuni dei discendenti di quei cittadini del VII secolo. Ma per chi volesse trovare un pezzo di antichità rimasto intatto, non “intaccato” dalle successive stratificazioni urbane, è possibile visitare anche buona parte dei sotterranei del palazzo, spazi che non sono ancora stati del tutto scoperti e ai quali gli archeologi stanno ancora lavorando. Un work in progess, quindi, che sicuramente renderà ancora più interessante il già pittoresco vecchio centro storico della città dalmata.

 Valentina Sala

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