L’ultimo saluto per Jannacci e Califano

Enzo_Jannacci 2
Enzo Jannacci

Se ne sono andati a poche ore di distanza e oggi per loro è stato il giorno dell’ultimo saluto quasi in contemporanea.

Un abbraccio intenso e avvolgente quello che Milano, la sua metropoli, ha riservato a Enzo Jannacci (nella foto). Basilica e chiostro di Sant’Ambrogio gremiti e tanta commozione quando don Roberto Davanzo ha esordito nell’omelia citando i versi di una delle più celebri sue canzoni. «Si potrebbe andare tutti al tuo funerale per vedere se la gente piange davvero». Precisando subito dopo: «Te lo possiamo garantire, perchè la gente ti vuole bene. Hai dato voce a quelli che non ce l’hanno, gli anonimi, gli sconfitti della storia». Molti i personaggi presenti: dal Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni al Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, da Renzo Arbore a Ombretta Colli passando per Dario Fo e Franca Rame ed ancora per Enrico Beruschi e Fabio Fazio. Proprio il conduttore dell’ultimo Festival di Sanremo ha detto dell’amico: «Sapeva inventare cose che talvolta sembravano strampalate perchè erano pensieri che correvano troppo in fretta per essere capiti da tutti». Adriano Celentano e Claudia Mori non sono riusciti ad entrare in una basilica piena di tanta gente comune che in Jannacci vedeva l’interpete autentico dei loro sentimenti.

Franco Califano da giovane
Franco Califano da giovane

In mattinata anche la capitale ha dato l’ultimo abbraccio a uno dei suoi simboli. Piazza del Popolo flagellata da un temporale con tuoni, fulmini e grandine come a dire anche il cielo piange il Califfo. Malgrado tutto, centinaia di persone fuori la Chiesa degli Artisti per non far mancare la loro testimonianza d’affetto, lo stesso sentimento che per molti anni ha saputo dare loro quell’artista capace di far emozionare generazioni intere. «I romani si sentono tutti un pochino Califano, perchè hanno questa voglia di fare cose straordinarie, proprio come lui…», ha detto commosso il sindaco Gianni Alemanno. In chiesa tutti scrivono che era un poeta e tra loro ci sono anche Renato Zero, Amedeo Minghi, Maurizio Mattioli, Wilma Goich, Lando Fiorini, Serena Grandi, Edoardo Vianello, Max Tortora. Lui che sapeva sorridere alla vita si è anche riservato un botto finale perchè tra le sue volontà c’è anche quella di far scrivere nella lapide: “Non escludo il ritorno”, il titolo della canzone che portò al Festival di Sanremo nel 2005. Indimenticabile personaggio, cantante, poeta, artista completo entrato a pieno titolo nel cuore di tanta gente comune. Per loro adesso, tutto il resto è noia.

Emilio Buttaro

Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto