A PORDENONE IL FESTIVAL DI MUSICA SACRA

Ottetto Singers

Ventuno edizioni, oltre ottanta ensemble fra orchestre, cori, gruppi vocali e formazioni cameristiche, centinaia di artisti – da Moni Ovadia ad Alice, dai Tenores de Bitti a The New York Voices, all’Harlem Spiritual Ensemble – hanno scandito, dal 1992 ad oggi, il Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone, che quest’anno torna con quattro proposte concertistiche dedicate al senso del sacro, dal barocco al contemporaneo, dalla vocalità corale alla ricerca strumentale. L’edizione 2012 si svolgerà dal 13 novembre al 21 dicembre.

«Un lungo percorso per avvicinare tante culture diverse – spiegano i promotori, don Luciano Padovese presidente di Presenza e Cultura e Maria Francesca Vassallo, presidente del Centro Iniziative Culturali Pordenone – La trasposizione musicale delle espressioni del sacro accompagna da sempre, con la storia dell’uomo, l’intersecarsi di popoli in viaggio, alla ricerca di luoghi vivibili, spesso in fuga da guerre e sopraffazioni. Migrazioni che impegnano a costruire nuove convivenze, a vari livelli e con diverse modalità, affinché diventino buone opportunità».

A inaugurare il cartellone, martedì 13 novembre nel Duomo Concattedrale San Marco, alle 20.45, sarà l’Ensemble Barocco Gian Domenico Tiepolo, integrato dal solista Pierluigi Fabretti, oboe barocco, maestro di concerto Vania Pedronetto. In programma musiche di F. G. Geminiani, G. F. Händel, T. Albinoni, A. Corelli, J. S. Bach. L’edizione 2012 del Festival, dunque, si apre con un concerto che valorizza due eccellenze musicali del nostro territorio: un’orchestra affermata e stimata per il suo rigoroso approccio alla musica barocca con stile e strumenti originali; e un solista che si esibisce normalmente nelle più importanti stagioni al mondo all’interno dei più blasonati ensemble, come Les Arts Florissants diretto da William Christie, o l’Orchestre des Champs-Élysées diretta da Philippe Herrewweghe. Il programma è un omaggio alla forma del concerto grosso ed al concerto per oboe solista in particolare. Spicca il capolavoro celeberrimo del Concerto per la notte di Natale di Corelli.

Si prosegue, domenica 25 novembre alle 11.00 nell’Auditorium Centro Culturale Casa Zanussi, con la performance dell’Ex Novo Ensemble su pagine musicali di M. Dall’Ongaro, G. Ustvolskaya, L. Bernstein, L. Einaudi. Un programma che guarda alla produzione contemporanea ispirata al sacro: fondato nel 1979 a Venezia da Claudio Ambrosini, L’Ex Novo Ensemble è realtà di riferimento nel panorama internazionale della musica nuova. La continuità del lavoro comune, la coerenza artistica e professionale hanno consentito al gruppo di acquisire un carattere, un “suono” che gli sono riconosciuti dal pubblico e dalla critica dei principali festival e rassegne europei. L’organico include Daniele Ruggeri flauto, Davide Teodoro clarinetto, Carlo Lazari violino, Carlo Teodoro violoncello, Aldo Orvieto pianoforte.

Venerdì 14 dicembre, terzo concerto alle 20.45, nel Duomo Concattedrale San Marco: i rflettori saranno puntati sull’ Ottetto vocale Gentlemen Singers, per un excursus dedicato a musiche di H. Górecki, J. Karai, V. Miškinis, F. Biebel, A. Pärt e carole natalizie inglesi e tedesche. Ormai celebre in tutta Europa e negli USA, l’ottetto Gentlemen Singers è uno dei più significativi gruppi vocali cechi. Ampio spazio nel suo repertorio trovano non solo gli autori principali del Novecento dell’Europa dell’Est e delle Repubbliche Baltiche ma innumerevoli arrangiamenti di musiche popolari e tradizionali espressamente create per il gruppo. La suggestiva e suadente sonorità del loro originale impasto vocale traccerà un percorso spirituale che conduce ed evoca atmosfere che hanno il Natale come punto di riflessione e ispirazione principale. L’ensemble è formato da Jakub Kubín (controtenore); Martin Ptáček (tenore); Lukáš Merkl (tenore); Radek Mach (tenore); Aleš Malý (baritono); Martin Struna (baritono); Richard Uhlíř (basso) e Václav Kovář (basso). Il repertorio spazia dal gregoriano a melodie popolari moderne, ma la parte più consistente è formata da composizioni corali dai secoli 19° e 20°: canzoni del folklore popolare moravo, slovacco e ceco, e composizioni contemporanee arrangiate o create espressamente per Gentlemen Singers.

Gran finale, venerdì 21 dicembre, alle 20.45 nel Duomo Concattedrale San Marco, con il Coro da Camera Ave Komorni Zbor di Lubiana, diretto da Jerica Gregorc Bukovec. Punta di diamante della più alta tradizione corale slovena, il Coro Ave propone un panorama ad ampio raggio della musica sacra per coro degli ultimi due secoli: dalle vibranti volute dei mottetti romantici di Mendelssohn al misticismo spoglio e ascetico della pagine di Schnittke, con incursioni nella musica anglosassone e ovviamente nella recente e ricca produzione slovena. E’ l’occasione per ascoltare un coro che si definisce “amatoriale” per statuto ma che affronta l’impegno interpretativo con la più esemplare serietà professionale. In scaletta anche musiche di J. Rheinberger, Ch. Stanford, O. Gjeilo, M. Feguš, S. Hvoščinski, M. Lauridsen e canti della tradizione natalizia slovena. Nato nel 1984 nella parrocchia Ljubljana-Vic come Ave Vocal Ensemble, il gruppo, sotto la guida artistica del suo fondatore Andraz Hauptman, si è presto mosso oltre le confini di un coro parrocchiale, offrendo spettacoli di alta qualità di musica corale a pubblici entusiasti in Slovenia e all’estero.

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