CIELI BLU: UN PROGETTO PER FAVORIRE L’EFFICIENZA ENERGETICA

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«Bene il progetto ‘Cieli Blu’, contenuto nella Legge Stabilità e che prevede di ridurre l’illuminazione di edifici pubblici e strade urbane ed extraurbane nelle ore notturne. Il provvedimento è infatti sicuramente lungimirante da un punto di vista ambientale, ma più che spegnere i lampioni, dovrebbe essere il primo di una serie di interventi seri e mirati per investire partendo dalle tecnologie di illuminazione a 360 gradi sull’efficienza energetica da parte delle amministrazioni pubbliche», così commenta il vice-presidente nazionale di Legambiente Edoardo Zanchini riguardo l’operazione Cieli Blu.

«Nel campo dell’illuminazione pubblica – continua Zanchini – intervenire sull’efficienza degli impianti significa produrre un triplice risultato positivo: ridurre la spesa, come vuole il Governo, ridurre i consumi energetici ma anche limitare l’inquinamento luminoso, che in alcuni territori ha raggiunto livelli rilevantissimi. Per questo è importante che l’Esecutivo intervenga in questo campo fissando degli obiettivi di risparmio, ma poi modifichi il Patto di Stabilità, che impedisce ai comuni questo tipo di interventi. E’ assurdo che provvedimenti di efficienza energetica sull’illuminazione o sui consumi degli edifici pubblici siano impediti per miopi ragioni di bilancio anche quando permettono di realizzare dei guadagni quantificabili nel tempo».

E gli esempi di un’illuminazione innovativa che producono risultati esistono già. Dibawatt, una tecnologia per l’ottimizzazione dell’efficienza delle lampade d’illuminazione esterna di Sorgenia Menowatt, ha consentito solo negli ultimi tre anni a 335 comuni di risparmiare nelle proprie bollette intervenendo su oltre 400mila punti luce. Grazie a questi interventi sono stati risparmiati 91.424.328 di chilowattora (KW/h), 55.768 tonnellate di anidride carbonica (CO2) e 19.1999 di Tep (Tonnellate Equivalenti Petrolio). In pratica una riduzione immediata di almeno il 30 per cento dei consumi elettrici complessivi, con la riduzione dei costi fissi per la potenza impegnata e il raddoppio della durata delle lampade, con il dimezzamento dei costi di manutenzione. A dimostrare che investire nell’efficienza conviene alle casse pubbliche e all’ambiente.

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