CINEMA VENEZIA, A MICHAEL CIMINO IL PREMIO PERSOL

Fonte della foto sentieriselvaggi.it

Al regista, sceneggiatore e produttore statunitense Michael Cimino (nella foto) il premio Persol 2012 della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che intende celebrare una leggenda del cinema internazionale.

 Alberto Barbera, direttore della Mostra a tal proposito ha dichiarato: «E’ un tardivo ma doveroso risarcimento alla grandezza di un cineasta visionario, una delle voci più intense e originali del cinema americano degli ultimi quarant’anni, progressivamente ridotto al silenzio dopo l’insuccesso commerciale di un capolavoro al quale contribuirono gli stessi produttori con tagli insensati. In virtù di  un talento immenso, Cimino ha esaltato l’arte della messa in scena e offerto dell’America un ritratto insieme critico e appassionato, lucido e  coinvolgente».

La consegna del Premio a Cimino si svolgerà giovedì 30 agosto 2012 durante la 69. Mostra (29 agosto-8 settembre 2012), diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.

A seguire, alle 14.30 in Sala Perla (Palazzo del Casinò), sarà presentato – nella sezione Venezia Classici – il capolavoro di Michael Cimino Heaven’s Gate (I cancelli del cielo, 1980, 219’) nella nuovissima copia restaurata digitalmente da Criterion con la supervisione della stesso autore. Heaven’s Gate era stato proiettato in versione integrale alla Mostra di Venezia del 1982 diretta da Carlo Lizzani, nella sezione Mezzogiorno-Mezzanotte curata da Enzo Ungari. Nell’ambito della Mostra di Venezia del 2001 diretta da Alberto Barbera, Michael Cimino presentò il suo romanzo Big Jane, di cui tenne un reading.

Persol è per l’ottavo anno sponsor della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.

Michael Cimino, due volte premio Oscar per Il cacciatore (The Deerhunter, 1979), è uno dei cineasti statunitensi più amati e più importanti della sua generazione (la cosiddetta Nuova Hollywood degli anni ’70). Ha compiuto studi di architettura e di arte drammatica, e si è accostato al cinema realizzando documentari. Straordinario il suo primo film Una calibro 20 per lo specialista (Thunderbolt and Lightfoot, 1974), scritto insieme all’amico protagonista (nei panni di un rapinatore) Clint Eastwood. Il film si segnalò anche per il primo ruolo importante di Jeff Bridges, che ottenne la nomination all’Oscar. Il grande successo di critica e di pubblico arrivò con la sua seconda regia, Il cacciatore (The Deerhunter, 1979), atipico film di guerra sull’America dilaniata nei suoi valori, incapace di elaborare la sindrome del Vietnam, con Robert De Niro, Christopher Walken, John Savage e Meryl Streep, che ottenne 5 Oscar, fra cui quelli per il Miglior film e la Miglior regia, e 9 nomination complessive. Un film di forte impatto emozionale e visivo, con una direzione degli attori estrema ma straordinariamente efficace, grazie a cui Cimino entrò prepotentemente nella storia del cinema mondiale. Dopo il grande successo de Il cacciatore (The Deerhunter, 1979), Cimino scrive e dirige Heaven’s Gate (I cancelli del cielo, 1980), potente, struggente e ambizioso affresco sull’epopea western, smantellandone ogni idealizzazione. Il film fu proiettato nella sua versione originale di 219’ per una sola settimana a New York. La United Artists fece diversi tagli riducendolo in una versione di due ore e mezza, che fu distribuita l’anno successivo. Ne risultò uno dei film più controversi di tutti i tempi, che tuttavia negli anni successivi fu riconsiderato, fino a essere oggi ritenuto uno dei grandi classici del cinema. Negli anni Ottanta Cimino ha realizzato tre film: L’anno del dragone (Year of the Dragon, 1985), con Mickey Rourke, splendido affresco sulla mala cinese adattato dal regista con Oliver Stone, che conferma la sua estetica visionaria. Quindi Il siciliano (The Sicilian, 1987), con Christopher Lambert e John Turturro, e Ore disperate (Desperate Hours, 1990), con Mickey Rourke, Anthony Hopkins e Mimi Rogers, remake dell’omonimo film del 1955 di William Wyler con Humphrey Bogart. Nel 1996 Cimino ritorna dietro la cinepresa e gira Verso il sole (The Sunchaser), film che ha come protagonista Woody Harrelson, presentato in Concorso a Cannes. In tutti i suoi film, Cimino ha cercato di rendere omaggio al paesaggio americano.

 

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