OLIO DI ARGAN, DAL MAROCCO UN SEGRETO DI BELLEZZA

© Marzia Giacobbe – Fotolia.com

L’Argania Spinosa è una pianta endemica del Marocco Occidentale, appartenente alla famiglia delle Sapotaceae, raggiunge i 10 metri di altezza e i 150 anni di vita. Questa pianta riveste un ruolo importante nei luoghi in cui è presente, infatti contrasta l’erosione del vento e l’aridità rallentando così la progressione del deserto; inoltre con la sua ombra protegge i raccolti dall’aggressività del sole. Le sue foglie vengono usate come foraggio per il bestiame e dai suoi frutti si ottiene un olio edule che è fonte di sostentamento per le popolazioni indigene. In seguito alla deforestazione avvenuta alla fine dello scorso secolo è stato attuato un piano di rimboschimento atto ad aumentare il valore commerciale dell’Argania Spinosa, è aumentato così l’interesse nei confronti di questa pianta ed hanno preso il via gli studi per l’identificazione e l’isolamento dei singoli componenti presenti nell’olio da essa ottenuto, noto come olio di Argan.

L’olio di Argan è ottenuto dai noccioli dei frutti della pianta, che le popolazioni berbere chiamano “albero del pane o della vita”, e a seconda dei metodi di estrazione è possibile ottenere olio per uso alimentare ed olio per uso cosmetico. Così da qualche anno, l’olio ottenuto dall’Argania Spinosa, è andato via via affermandosi come prodotto cosmetico soppiantando l’interesse per l’Aloe Vera, che per anni è stata oggetto dell’attenzione di gran parte delle aziende cosmetiche. Una nuova moda? Beh, quello che è certo è che il mondo cosmetico è sempre alla ricerca di novità da proporre ai consumatori e  l’olio di Argan al suo lancio aveva tutte le caratteristiche per essere considerato tale. Ma vediamo insieme come viene ottenuto e quali sono le sue proprietà.

Il metodo tradizionale praticato dalle donne marocchine per ottenere l’olio di Argan prevede la raccolta dei frutti, rottura a mano, tostatura e macinazione dei noccioli a cui viene successivamente aggiunta dell’acqua. Il composto derivante viene poi pressato a mano. L’olio ottenuto ha un colore che va dal giallo al bruno, è edule ed ha un sapore caratteristico. Un altro metodo per ottenere l’olio alimentare è la premitura a freddo previa tostatura dei noccioli: l’olio ottenuto è color rame ed ha un sapore simile alla nocciola. L’olio per uso cosmetico invece è ottenuto attraverso pressione, ma senza aver tostato i noccioli, ha il colore dell’oro ed un gusto amaro. L’olio cosmetico per uso industriale invece è ottenuto dai noccioli non tostati attraverso estrazione con solventi organici e basso bollenti come il cicloesano, etere di petrolio, ma anche cloroformio e diclorometano, l’olio ottenuto è incolore e non commestibile. L’olio di Argan così ottenuto contiene il 99% di trigliceridi, i cui gli acidi grassi insaturi sono l’acido oleico e l’acido linoleico, e tra gli acidi grassi saturi l’acido palmitico e l’acido stearico, l’altro 1% è costituito dalla frazione insaponificabile, costituita da caroteni, terpeni, steroli e xantofille; questa purtroppo spesso però va persa durante il processo di raffinazione.

Questo tipo di sostanze impartiscono all’olio di Argan molteplici azioni utili nei trattamenti dermocosmetici, infatti l’uso come cosmetico di quest’olio fatto dalle donne marocchine si perde nella notte dei tempi. L’olio d’Argan è un ottimo rimedio nel trattamento delle pelli acneiche e nel trattamento dei comedoni, applicato sulla pelle infatti, e successivamente rimosso con un batuffolo di ovatta è in grado di asportare le impurità presenti. La presenza dei trigliceridi rende l’olio di Argan efficace contro la xerosi e la presenza di tocoferoli è un’ottima arma contro l’invecchiamento cutaneo. A quest’olio vengono attribuite inoltre proprietà seboregolatrici, proprietà emollienti, azione antiaging dovuta alla stimolazione dei fibroblasti ed un’azione protettiva nei confronti dei raggi UV. Viene utilizzato anche per trattare i capelli sciupati e sfibrati, è infatti in grado di donare brillantezza ai capelli e di rivitalizzare il cuoio capelluto, per questo motivo viene spesso usato come sostanza funzionale nelle formulazioni di shampoo e di balsami, inoltre è usato anche per indurire le unghie fragili e per praticare massaggi decontratturanti.

Ma se da un lato l’intento di incentivare lo sviluppo socio economico delle popolazioni indigene ha apportato un notevole aiuto nei confronti della natura, dall’altro il metodo di estrazione dell’olio cosmetico per uso industriale, con l’utilizzo dei solventi organici, non può dirsi propriamente ecofriendly. Altro problema poi è quello delle sofisticazioni: in commercio infatti circolano numerosi prodotti adulterati in cui le concentrazioni di olio di Argan sono spesso inesistenti, unica arma del consumatore è quella di non fidarsi di prodotti dai prezzi stracciati. Se si pensa che da 100 kg di frutti secchi si ottengono all’incirca quattro/sei litri di olio di Argan per ben 16 ore di lavoro, si comprende che esso è da ritenersi un prodotto pregiato che non può essere acquistato a buon mercato. È bene poi ricordare anche l’esistenza degli estratti di foglie di Argan, meno pregiati, in cui sono presenti flavoni, steroli e saponine, che gli attribuiscono un’azione protettiva nei confronti dei raggi UV, azione antiaging, azione anti radicalica ed azione lenitiva.

Doralda Petrillo

Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto