Ayurveda, i Chakra: cosa sono e su cosa agiscono. Prima parte

Come naturopata, lavorando anche sui chakra, mi accorgo che le persone, quando massaggiano alcuni punti del loro corpo, si sentono meglio, in primis emotivamente. Ma che cosa sono i chakra? Me lo hanno domandato in molti e, quindi, dopo diverse richieste ho pensato di redigere questo articolo, nel quale vi spiego quali sono i primi tre chakra e a cosa sono collegati secondo l’Ayurveda, che significa ‘scienza della vita’. L’Ayurveda – che è il sistema più antico di prevenzione e cura di cui si abbia conoscenza scritta – nacque 5000 anni fa nel continente indiano e ruota intorno alla teoria dei cinque elementi (terra, acqua, fuoco, aria ed etere), che ritroviamo per grande linee in molte scuole di pensiero sia d’Occidente, con Ippocrate, e sia d’Oriente (basti pensare alla Medicina Tradizionale Cinese).

chakra cosa sono

E` incredibile come questa antica scuola di pensiero anticipi di migliaia di anni ciò che l’uomo moderno ha compreso solo di recente e che tuttavia stenta ancora a interiorizzare. Che cosa abbiamo perso lungo il nostro cammino evolutivo? Penso molto. Per esempio, secondo i medici tradizionali indiani, la salute è caratterizzata dall’armonia di tutti gli aspetti del Sé. Questo sistema filosofico sostiene che solamente la persona dotata di un sistema immunitario forte può essere in buona salute e di conseguenza per mantenere un buon livello di energia, come anticipato, bisogna operare in modo integrato sul fisico, sulle emozioni, sulla mente e sullo spirito. Non vi ricorda la moderna Psicosomatica? A me sì. Possiamo dire dunque che per l’Ayurveda la salute è il risultato della relazione tra il nostro Sé, la personalità e tutto ciò che accade nel nostro mondo mentale, emotivo, psichico e spirituale.

I medici ayurvedici credono di conseguenza che la salute dipenda dalle buone relazioni con gli altri, dal riconoscimento del debito contratto con madre natura e dal fatto di avere nella vita delle mete legittime. Il perdono è dunque rinforzante. Nella filosofia ayurvedica i cinque elementi si combinano a coppie per creare i tre Dosha (forza): Vata, Pitta e Kapha. Non entro nel merito dei Dosha perché mi preme soffermarmi sui primi tre chakra (gli altri quattro saranno al centro di un secondo articolo). Cosa sono i chakra, dunque? Sono ciò che collegano la materia, quindi il corpo, con lo spirito e con il Tutto. Sono vortici di energia che si trovano, secondo l’Ayurveda e lo Yoga, longitudinalmente in diversi punti del corpo, anteriormente e posteriormente alla colonna vertebrale e alla testa. Chakra, in sanscrito, vuol dire appunto ruota o vortice. 

Il primo, il secondo e il terzo chakra

Il primo chakra, detto anche ‘della radice’, si chiama Muladhara. Negli uomini si trova tra i genitali e l’ano, mentre nelle donne nella cervice dell’utero. L’elemento terra domina questo chakra che è associato a tutte le parti più dure del nostro corpo, come le ossa, le unghie, i denti ma anche le gambe e le ghiandole surrenali; gestisce anche l’intestino che dopotutto è l’essenza stessa della materia. A livello più sottile possiamo dire che, quando Muladhara funziona bene, anche i nostri bisogni materiali vengono pienamente soddisfatti. Insicurezza, paura, difficoltà nel lavoro, instabilità con il denaro, dolori alla bassa schiena, bisogno di controllare la vita, emorroidi, stipsi e altre disfunzioni ci indicano che questo chakra è bloccato (o è troppo chiuso oppure è troppo aperto). Se la nostra vita ci appare come una lotta dobbiamo riequilibrare il chakra della radice, perché ogni cosa accade innanzitutto dentro di noi per poi manifestarsi all’esterno.

Il secondo chakra si chiama Svadhishtana ed è collegato alla creatività. Controlla i reni (l’energia del femminile che ci rimanda al mondo delle acque), le gonadi (l’apparato riproduttivo femminile e maschile) e il sistema immunitario. Si trova all’altezza dell’osso pubico, circa tre dita sotto l’ombelico. Quando è bloccato la nostra energia creativa si chiude e quindi sperimentiamo uno stato di malessere che comprende mancanza di uno scopo, frigidità, confusione, gelosia, sensazione di impotenza, problemi ai reni, cistiti, malattie del sistema immunitario e scarso interesse verso il sesso. Quando è aperto siamo creativi e soprattutto non ostacoliamo il flusso, cioè quelle opportunità che la vita ci offre.

Il terzo chakra, detto del plesso solare, si chiama Manipura e si trova nella zona diaframmatica, tra l’ombelico e lo sterno. E` in collegamento energeticamente con le ghiandole surrenali e con il pancreas, coordinando così la regolazione degli zuccheri nel sangue. Gestisce lo stomaco e il fegato e in generale coordina tutto l’apparato digerente. La rabbia, la tendenza a rimuginare, i pensieri ossessivi… l’egocentrismo, la brama di potere dimostrano che il nostro plesso solare è chiuso. Quando è sbloccato, sperimentiamo la pace e il nostro apparato digerente ne trae beneficio. Io, per riarmonizzare i chakra, uso gli oli essenziali – prevalentemente per via olfattiva – le tecniche di rilassamento e di visualizzazione operando al contempo sullo stile di vita del cliente che viene visto nella sua totalità. Nel prossimo articolo vi parlerò degli altri quattro chakra.

Dott.ssa Maria Ianniciello, naturopata e giornalista pubblicista

Mi trovi sui social e sul mio sito personale www.mariaianniciello.it

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