Domani è un altro giorno: trama e recensione del film con Giallini e Mastrandrea

Domani è un altro giorno è al cinema dal 28 febbraio. Nel cast del film di Simone Spada due attori come Marco Giallini e Valerio Mastrandrea.

Chi trova un amico trova un tesoro: non è solo il titolo del noto film di Bud Spencer e Terence Hill bensì è un modo di dire tutto nostrano per indicare che l’amicizia è un sentimento quanto o forse ancor più prezioso del denaro e di un sarcofago di gioielli.

Oggi i valori che ruotano intorno all’amicizia purtroppo sono stati galvanizzati perché siamo nell’epoca di facebook dove – nonostante abbiamo una marea di amici virtuali – ci sentiamo ogni giorno un po’ più soli.

In questo contesto Simone Spada dà una visione del tutto personale della vera amicizia e lo fa girando Domani è un altro giorno, un film forse troppo melanconico ma sicuramente ricco di significati.

Il regista si avvale di due attori romani che dominano la scena cinematografica italiana odierna, Marco Giallini e Valerio Mastrandrea, i quale conferiscono alla pellicola una certa verve, un tono cadenzato e a tratti spassionato, con momenti sarcastici che smorzano la drammaticità della storia.

Domani è un altro giorno è la celebra battuta pronunciata da Rossella O’Hara in Via col vento ed è il titolo della canzone di Ornella Vanoni che fa da colonna sonora al film di Simone Spada (nella pellicola è coverizzata da Noemi). Nel lungometraggio infatti attraverso il tema dell’amicizia si riflette sulla caducità dell’esistenza.

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Marco Giallini veste i panni di Giuliano, un attore squattrinato ma alquanto famoso che ha un cancro ai polmoni in fase terminale. Valerio Mastrandrea è Tommaso, un italiano che vive in Canada con la sua famiglia.

La macchina da presa ci porta dunque solo per un attimo tra i piccoli centri urbani innevati del Nord America. I paesaggi glaciali ricalcano la freddezza di Tommaso che sembra voler tenere sotto controllo le emozioni soprattutto quando arriva a Roma per dire addio all’amico Giuliano che ha tutt’altro carattere: è spavaldo ed ironico. Con quest’ultimo vive Pato, un cane docile e bonaccione, per il quale il protagonista cerca disperatamente una nuova casa.

In Domani è un altro giorno ci si avvale infatti della simbologia del cane per descrivere uno dei sentimenti che più affascinano la settima arte.

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Un mio giudizio finale sul film? La pellicola nel complesso commuove senza risultare stucchevole o scontata. Ciò che però non le dà brio è proprio la sceneggiatura che non esce mai del tutto dagli schemi. I due attori protagonisti risultano così contratti e imbrigliati, mai del tutto spontanei, e forse incapaci di esprimere appieno le loro straordinarie peculiarità. (recensione di Maria Ianniciello)

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