UNA MOSTRA SULLA COLLEZIONE DI FABIO CASTELLI

Giovanni Gastel (Milano, 1955) Senza titolo (Bocca di diamanti con sigaretta), 1989
Giovanni Gastel (Milano, 1955) Senza titolo (Bocca di diamanti con sigaretta), 1989

Un percorso sulla fotografa dai suoi esordi sino ai giorni nostri sarà allestito nell’ambito di Mercante in fiera a  Parma dal 2 al 10 marzo. L’esposizione, suddivisa in cinque sezioni, comprenderà sessanta fotografie provenienti dalla collezione di Fabio Castelli, al centro della quale ci saranno le connessioni tra le immagini e il tempo. E infatti il titolo della mostra sarà proprio “Le immagini, il tempo, una retrospettiva”. 

La collezione di Fabio Castelli – Una laurea in economia e una lunga esperienza a capo di un’azienda nel settore siderurgico, ma sempre accompagnato da una passione per il collezionismo e la fotografia, Castelli, è tra le altre cose, l’ideatore e il fondatore di MIA Fair (www.miafair.it), la prima e più importante fiera di fotografia d’arte in Italia in programma a Milano dal 10 al 12 maggio 2013. Insieme alle sessanta immagini della Collezione Castelli, presentate utilizzando cornici d’epoca, la mostra offrirà anche un connubio inedito tra la storia della fotografia e quella dell’alta orologeria attraverso la collezione di Eberhard & Co., una della più antiche Maison svizzere di orologeria e partner di MIA Fair. Venti esemplari di segnatempo di Eberhard & Co., prodotti nel periodo di riferimento presentato, saranno abbinati alle sezioni temporali della mostra: dai tasca del XIX e XX secolo, ai primi cronografi, fino ai moderni orologi e alle novità più recenti con l’iconico modello “Chrono 4”. Fabio Castelli, nella sua attività, che lo ha visto anche curatore di mostre e di progetti editoriali, nonché gallerista, ha sempre coltivato l’amore per il collezionismo, una passione nata a vent’anni ai Rencontres d’Arles, con un interesse che accoglie tutti gli ambiti fotografici, dalla fotografia di reportage alla fotografia di ricerca, dal disegno fotogenico ai contemporanei. Tutto questo, però, tenendo sempre presente l’aspetto didattico, per spiegare che cos’è un vintage, quali siano le peculiarità delle tecniche di stampa funzionali alle diverse espressioni linguistiche degli autori e quali siano le caratteristiche che un’opera deve avere per essere apprezzata dal mercato. «La fotografia – sottolinea Castelli – è un mezzo “democratico” e privo di barriere di utilizzo essendo alla portata di cellulare ma richiede approfondite conoscenze per accostarsi in modo consapevole al mondo dell’arte e del suo collezionismo».

 

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