Michelangelo Buonarroti: una vita di passioni

cappella sistinaMichelangelo Buonarroti amava la scultura più della pittura e, quando Papa Giulio II gli commissionò di dipingere la volta della Cappella Sistina, si oppose, ma non appena accettò di eseguire il gravoso compito, che gli causò problemi alla vista, diede da subito tutto se stesso, realizzando il capolavoro che conosciamo oggi. Michelangelo usava lo scalpello con passione, maestria e spontaneità. «C’è una figura dentro il marmo, è viva. Io non so chi è, so solo che c’è e che scalpita per essere portata alla luce», soleva dire. Michelangelo Buonarroti nacque a Caprese il 6 marzo 1475. Della sua prima infanzia, fino all’età di sette anni, conosciamo ben poco. Giovanissimo, dopo aver frequentato un corso di grammatica, andò a bottega dal Ghirlandaio, il quale – contrariamente all’usanza del tempo – gli diede ventiquattro fiorini per i tre anni di tirocinio. Il suo spiccato talento era già evidente. Finito il praticantato, fu selezionato per la corte di Lorenzo il Magnifico, un serbatoio di cultura e di arte che lo arricchì particolarmente. L’interesse per l’anatomia, coltivato mediante la dissezione dei corpi, gli consentì di conoscere l’organismo umano, permettendoli di realizzare capolavori come il David, la Pietà e la tomba di Giulio II, scolpita nell’arco di quarant’anni. Nelle sue sculture la vita combatte con la materia in un confronto/scontro infinito. Michelangelo, però, fu anche un architetto d’inestimabile valore. Infatti, realizzò i progetti di Piazza del Campidoglio, della Cupola di San Pietro, di Palazzo Farnese, di Porta Pia e della bellissima Biblioteca Laurenziana. La sua arte si suddivide in due periodi: quello della giovinezza, quando nella sue figure prevaleva la forza, e quella della maturità, in cui fu privilegiato il movimento. L’artista visse la sua lunga vita tra Roma e Firenze: morì a quasi novant’anni dopo aver realizzato grandi “cose”, ma come accade a tutti la sua esistenza fu caratterizzata anche da dolori, come la morte del fratello a causa della peste e tanti litigi.

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Oggi se ne ricorda il talento attraverso numerose mostre; proprio di recente è stato allestito a Roma un suggestivo percorso, in occasione del 450esimo anniversario della morte del Buonarroti avvenuta il 15 febbraio 1564. E` possibile visitare l’esposizione “Michelangelo. Incontrare un artista universale” presso i Musei Capitolini, fino al 15 settembre 2014. La mostra, che è suddivisa in nove sezioni, comprende 156 opere, di cui una settantina del celebre artista; in esposizione capolavori come il Bruto, la Madonna alla Scala e la Discesa al Limbo ma anche sonetti, lettere, opere di altri artisti, modelli architettonici, sculture, provenienti da diversi musei, fra cui il British Museum di Londra. Il tutto per una dialettica senza precedenti.

Per info sulla mostra: http://www.museicapitolini.org/mostre_ed_eventi/mostre/1564_2014_michelangelo

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