L’ALTRA METÀ DEL LIBRO

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L’altra metà del libro è, naturalmente, il lettore. E proprio ai lettori è dedicata la manifestazione in corso a Genova, intitolata appunto L’altra metà del libro, che si chiuderà domani, 18 novembre 2012, dopo una tre giorni di incontri. La rassegna di Genova, dedicata alla lettura e al sogno, celebra la letteratura attraverso il lettore, letteratura per lettori di ogni età: da quella per l’infanzia ai racconti d’altri tempi, dalla narrativa contemporanea ai classici riletti negli ultimi anni della nostra vita. Ci sono dialoghi tra gli scrittori e i loro lettori; tavole rotonde tra lettori di genere; rappresentazioni teatrali di testi che i lettori hanno tratto dalla pagina scritta; storie raccontate a lettori che preferiscono ascoltare piuttosto che seguire sulla pagina, come se fossero ancora bambini; discussioni su libri che i lettori conoscono o che impareranno a conoscere. Ci sono grandi scrittori che leggono le loro opere e ne discutono con il pubblico; attori che interpretano testi sia nella forma di spettacoli che di monologhi; musica e arte che accompagneranno la lettura; insomma tutto è volto a portare il testo letterario nel mondo quotidiano. Tra gli altri, ci sono David Albahari, Javier Cercas, Alberto Manguel, Ian McEwan, Rosa Montero, Daniel Pennac, Clara Sánchez, Donald Sassoon.

«Troppo spesso ci dimentichiamo, immersi in un mondo di editori e librerie, di storie della letteratura e di supplementi editoriali, che senza il lettore, il lavoro dello scrittore sarebbe morto sul nascere – spiega Alberto Manguel, organizzatore dell’evento – Il libro ha bisogno del lettore per venire alla luce. Questo è il vero significato del detto verba volant scripta manent: le parole sulla pagina restano dove sono, quelle lette invece mettono le ali».

Di questi tempi sembra che ogni città e ogni cittadina d’Europa abbia il suo festival letterario. Quello di Genova fa la differenza perché permette ai lettori di intervenire il più possibile, di mostrare la sua presenza e il suo potere. «I lettori vogliono esprimere la loro opinione su quello che hanno letto: gli adulti perché in questo modo prolungano la trattazione degli argomenti di un libro oltre l’ultima pagina e i bambini per poter esplorare mondi immaginari anche al di là dei limiti fisici di un libro. L’altra metà del libro li aiuterà a realizzare i loro desideri».

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