SAMANTHA CRISTOFORETTI, LA PRIMA ITALIANA NELLO SPAZIO

Samantha Cristoforetti

Chi non ha mai sognato di passeggiare tra le stelle, di volteggiare in aria senza la forza di gravità? Per l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti il sogno sta per diventare finalmente realtà. La 35enne milanese sarà la prima donna italiana ad andare nello spazio. Ad annunciarlo in una conferenza stampa presso l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) il presidente, Enrico Saggese e il direttore dei voli umani dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), Thomas Reiter. «Gli ultimi tre anni come astronauta europea sono stati un incredibile momento di crescita personale e professionale – ha dichiarato Samantha Cristoforetti dopo l’annuncio della missione che avverrà nel 2014 – Ora sono di nuovo emozionata di continuare questo viaggio con l’obiettivo di essere al servizio dell’Italia e dell’Europa come membro dell’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale».

Il capitano Samantha Cristoforetti partirà a novembre del 2014 per una missione di lunga durata a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) che raggiungerà a bordo di una navicella spaziale Soyuz. La sua missione durerà circa sei mesi, duranti i quali la nostra astronauta, cui ‘ stato assegnato anche il compito di ingegnere di bordo della Soyuz, svolgerà diversi esperimenti di carattere scientifico, medico e farmaceutico. «Per ora il programma specifico della missione – ha spiegato Cristoforetti – deve ancora essere definito. A bordo della Soyuz avrò il compito di supportare il comandante nelle attività più delicate del volo, ovvero l’attracco alla Stazione Spaziale e il rientro a Terra. Adesso inizia la fase più difficile di un percorso iniziato tre anni fa, fin qui vissuto con passione ma anche senza la pressione che deriva dall’assegnazione ad un volo».

L’addestramento che precede la partenza è iniziato già molto tempo fa, prima al centro base di Colonia per un anno e mezzo, poi alla “City star” di Mosca, dove è stata scritta la storia della cosmonautica, e infine a Houston nella piscina che replica la stazione spaziale. Un’emozione davvero speciale per l’astronauta, ma questo non ha nulla a che vedere con il fatto di essere una donna, assicura Samantha. «Se fossi uomo proverei le stesse sensazioni di gioia e soddisfazione per aver raggiungo un traguardo così importante a coronamento di tanti anni di addestramento. Ma quello delle missioni spaziali è un ambiente altamente professionale». Prima di lei soltanto un’altra donna ha fatto parte degli astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), la francese Claudie Andre-Deshays, mentre la belga Marianne Merchez era stata selezionata all’inizio degli anni ’90 ma non ha mai volato per restare accanto al marito, l’astronauta italiano Maurizio Cheli.

Piera Vincenti

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