Pietro Grasso: «Ci ispirino giustizia e concordia»

©Niccolò Caranti
©Niccolò Caranti

La giornata di oggi ora per ora. Il discorso di Laura Boldrini

Laura Boldrini e Pietro Grasso sono i Presidenti di Camera e Senato. E`stata una giornata intensa, con pochi colpi di scena, tranne la polemica del senatore leghista Calderoli sul conteggio delle schede bianche. Per il resto, si era già intuito questa mattina che il voto del centrosinistra sarebbe andato alla deputata del Sel Boldrini e al senatore del Pd, Pietro Grasso, ex magistrato che si è distinto per la lotta alla Mafia. E Grasso ha concentrato gran parte del suo discorso d’insediamento proprio sulla criminalità organizzata e sul suo impegno come giudice.

«Mai come ora la storia italiana si intreccia con quella europea e i destini sono comuni – ha affermato il neopresidente -. Quando ieri sono entrato per la prima volta da senatore in questa aula, mi ha colpito l’affresco sul soffitto, che vi invito a guardare; riporta quattro parole che sono state d’ispirazione per la mia vita e che spero lo saranno per ciascuno di noi: diritti, giustizia, fortezza e concordia. Quella pace sociale di cui il Paese ha bisogno». Grasso ha fatto riferimento all’anniversario dell’Unità d’Italia che ricorre domani e ha parlato di condivisione di valori e di obiettivi, ricordando la Costituzione, proprio come ha fatto questa mattina Laura Boldrini, definendo la carta costituzionale la più bella del mondo. Il neopresidente del Senato ha anche fatto un accenno a Teresa Mattei, scomparsa pochi giorni fa e che fu dell’assemblea costituente la più giovane donna eletta.

«Dobbiamo avviare un cammino a lungo termine, una nuova fase che sappia stupirci e stupire», ha sostenuto Grasso parlando poi di Aldo Moro, nel giorno della strage: «Oggi bisogna dare dignità e risorse alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura. Sono trascorsi 35 anni da quel tragico evento che sconvolse non solo la famiglia dell’uomo politico ma anche l’intero Paese». Come la Boldrini, ha fatto un significativo passaggio sulla manifestazione di Firenze, organizzata per la lotta alla Mafia, a cui, ha continuato Grasso, «ho dedicato tutta la mia vita».

«Auspico che venga costituita una commissione d’inchiesta per i crimini mafiosi irrisolti», ha dichiarato Grasso, rileggendo anche le parole che  Rosaria Costa, la moglie dell’agente della scorte di Falcone, Vito Schifani, pronunciò a Palermo durante i funerali.

«Giustizia e cambiamento. Questa è la sfida che abbiamo davanti – ha sostenuto il presidente del Senato -. Penso alle risposte che dobbiamo dare a tutti quei giovani che hanno una vita a metà. Penso all’insostenibile situazione delle carceri del nostro Paese che hanno bisogno di essere rinnovate. Penso agli immigrati. Penso alle Istituzioni sul territorio e ai sindaci dei Comuni che stanno soffrendo per garantire i servizi ai cittadini. Penso al mondo della scuola, nelle cui aule ogni giorno si affaccia il futuro del nostro Paese. Penso alla nostra posizione sullo scenario europeo; siamo tra i Paesi fondatori dell’Unione. L’Europa non è solo moneta ed economia, ma anche incontri tra i popoli; penso alla politica che deve ridere se stessa. Sogno che quest’aula diventi una stanza di vetro e che questa scelta possa contagiare tutte le altre Istituzioni».

Infine il riferimento a Papa Francesco, «i cui primi atti hanno evidenziato un’attenzione verso i bisogni primari delle persone»,  il saluto al presidente Napolitano nonché i ringraziamenti al predecessore, il senatore Renato Schifani, per «l’impegno profuso al servizio di quest’assemblea», ai senatori e al presidente provvisorio, Emilio Colombo.

Maria Ianniciello

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