Indivisibili: a tu per tu con il cast del film

E’ il film del momento, quello che sta regalando una speranza di rinascita al cinema italiano. Stiamo parlando di Indivisibili ed il cast, composto da attori prettamente campani, sta girando in lungo ed in largo tutta l’Italia per promuovere la pellicola diretta da Edoardo De Angelis. Il regista di Perez e di Mozzarella Stories, torna a raccontare la Campania con uno sguardo tenue ma deciso, focalizzandosi questa volta sulla vita di Daisy e Viola, due gemelle siamesi che vivono nella degradata realtà di Castel Volturno. Il cast di Indivisibili ha fatto tappa a Caserta, al Multicinema Duel, per un vero bagno di folla. Con un pizzo di timidezza, Marianna ed Angela Fontana (originarie di Casapesenna), si sono presentate al pubblico come due giovani donne con la testa sulle spalle ma consapevoli che Indivisibili è un film che farà strada. «Quando Edoardo è venuto a casa nostra per proporci il ruolo di Daisy e Viola, è stata una grande emozione. Siamo esordienti, abbiamo molto da imparare, ma Edoardo ha cercato di metterci a nostro agio. La pellicola è incentrata sui sogni, non sulla diversità della due gemelle che, causa forza maggiore, sono indivisibili», racconta Angela. «Siamo due personaggi totalmente diversi – continua -. Diasy vuole fare esperienza, assaporare la vita, vuole bere una bottiglia di vino senza che la sorella si ubriachi; Viola invece sotto questo punto di vista è più pacata, non è convinta che separarsi da Daisy sia una scelta obbiettiva, perché in realtà lei ha un amore spassionato per la sorella. Eppure la paura la blocca e questo porterà i due personaggi a scontrarsi diverse volte. È una forte contrapposizione che, in un certo senso, è il leitmotiv di tutto il film. Con senno di poi posso sicuramente affermare che è stata un’esperienza fantastica, non mi aspettavo che il pubblico accogliesse così calorosamente il film. E’ stata una vera sfida e ci siamo divertite molto, poi siamo stati aiutate  da un cast dal grande respiro che ci ha permesso di migliorare ogni giorno». Se siamo indivisibili anche nella realtà? Più che altro siamo unite mentalmente, ma cerchiamo di vivere le nostre esperienze come meglio possiamo», conclude. E’ la più timida del cast  poi ad affermare che «nel 2017 sarò nel cast di un film che è tutt’ora in preparazione. Sarà anche questo un dramma molto intenso. Inoltre, e posso parlare anche per nome di mia sorella, non abbiamo abbandonato gli studi. Siamo ancora giovani e non vogliamo fare scelte avventate».

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Il cast al completo di Indivisibili

 

Il Cast di Indivisibili non si aspettava una tale reazione della critica e del pubblico il quale, avendo visto il film nel circuito dei festival, ha potuto toccare con mano la grande pienezza di sentimenti del lavoro di Edoardo De Angelis. Gianfranco Gallo che in Indivisibili interpreta il criptico e menefreghista Don Salvatore afferma: «Per la prima volta abbiamo visto il film a Venezia, quindi nessuno di noi sapeva cosa sarebbe successo. Il pubblico è stato eccezionale, ci ha regalato una risposta senza precedenti. Il film è molto emozionale e devo ammettere che, vederlo nella cornice di Venezia,  è stata un’esperienza che difficilmente si può dimenticare. Lì c’è tutto il meglio e toccare con mano il fatto che Indivisibili è piaciuto molto sia alla critica che al pubblico, mi ha stupito. E’ successo anche a Roma ed a Napoli, ma dato che Indivisibili non è un film facile da digerire, non ero sicuro che potesse piacere. Invece mi sono ricreduto. Tutto merito del regista che ha saputo gestire al meglio il lavoro di tutti, ma un grande applauso va fatto sicuramente ad Angela e Marianna, loro sono il cuore  pulsante della pellicola». Parole anche dal produttore, Pierpaolo Verga, che ha seguito passo passo la realizzazione del film affermando che non è stato un caso la scelta di ambientare la storia fra le ‘rovine’ di Castel Volturno. «Non è così degradata come sembra, certo ormai è un luogo lasciato all’incuria  ed in balia di se stesso, eppure quei palazzi decadenti e quell’atmosfera asfissiante, si sono sposati alla perfezione con le intenzioni del film. Indivisibili è anche questo, non solo il disagio di due ragazze che vivono come se fossero dei fenomeni da baraccone, ma è anche la fotografia della società di oggi. I comuni limitrofi ci hanno accolto a braccia parte e siamo molti contenti di questo, e non c’è nessun’altra ragione produttiva che ci ha spinto a girare in quei luoghi. Rappresentano un lato della terra campana che volevamo assolutamente mostrare al grande pubblico».

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Indivisibili, una locandina del film

A conclusione dell’incontro con il cast, è intervenuto il regista Edoardo De Angelis  che, con un far deciso e senza mezzi termini, si è mostrato non solo come un artista dal grande carisma ma soprattutto come un regista consapevole del lavoro che ha portato a termine. Classe 1978, questo è il suo terzo film e, la città di Caserta, lo incorona di nuovo come re indiscusso della cinematografia di oggi. «Questo è un film sulla separazione e sul dolore che comporta. Attraverso la storia delle due gemelle siamesi ho voluto illustrare il simbolo di un legame indissolubile, ma i legami si possono allentare, strappare, perché è la vita che lo chiede. Le due ragazze quindi per sciogliere questo legame devono  imporsi questo dolore. Loro sono state magnifiche, sapevo che sarebbero state all’altezza, soprattutto ammiro la loro dedizione nell’imparare questo mestiere. Nessuna amarezza per la mancata candidatura agli Oscar, sono soddisfatto del mio lavoro e, fin da ora noto che Indivisibili ed il suo cast,  sta facendo molto rumore». Poche critiche quindi per il film di Edoardo De Angelis, ma perché tornare di nuovo a recitare in napoletano? «Il mio è un cinema pulito, di emozioni e soprattutto il mio deve essere un cinema fatto di parole, usi e costumi. Ho scelto ancora di tornare a far recitare il cast in napoletano, perché credo sia il modo migliore per veicolare le emozioni e far arrivare in maniera più preponderante il messaggio. Il dialetto è la lingua che usiamo in famiglia, che usiamo quando siamo arrabbiati ed innamorati. Potrebbe essere un paradosso ma il napoletano è un dialetto universale».

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