GROUPON, LA STORIA IN UN LIBRO

Il tutto comincia nel 2006 con l’incontro tra un abile e navigato manager, Eric Lefkofsky, e un giovane e brillante, ma anche eccentrico, appassionato di computer con l’interesse per le politiche pubbliche, Andrew Mason.

Nasce, con l’investimento iniziale di un milione di dollari, The Point, che avrà vita breve prima di evolversi nel fortunato Groupon, «l’azienda con il più alto tasso di crescita mai raggiunto», scrive Frank Sennett, caporedattore e presidente di Time Out Chicago e autore di “Groupon – A chi conviene davvero lo sconto imbattibile” (Egea 2012, 264 pagg., 19,90 euro). Una crescita così rapida che Mason è arrivato a rifiutare nel 2010 i quasi 6 miliardi di dollari offerti da Google, cifra record per una start up di soli due anni. Una decisione che ha fatto clamore e sulla quale molti osservatori nutrono dubbi: avrà fatto bene Mason a rifiutare, soprattutto adesso che il valore in borsa della sua azienda si è ridimensionato? Sennett ripercorre la storia di Groupon seguendo le vicende personali e professionali di Mason, il quale «dietro a una finta aria da fessacchiotto cela una brillante mente analitica», uno spiccato senso per gli affari dietro un apparente disinteresse.

Se The Point infatti era un sito sul quale si raccoglievano petizioni a favore di cause nobili, come la lotta all’Aids o il boicottaggio di multinazionali scorrette, ma che alla lunga non generavano ritorni per gli investitori, Groupon, che parte da un’idea apparentemente banale e sfruttata come i buoni sconto, diventa una straordinaria macchina da soldi sfruttando le potenzialità del web e il desiderio di risparmio dei consumatori. «Rilassati. Quando verrà il momento di fare soldi, ne faremo a palate», dice Mason a un Lefkofsky preoccupato per le difficoltà di The Point, perché, come scrive Sennett, «Mason è certo che al momento giusto riuscirà a trovare il modo di sfruttare il potere di internet, e quello delle mobilitazioni di massa, per generare utili».

Groupon lancia la sua prima offerta (2 pizze al posto di una) il 21 ottobre del 2008 a Chicago ed è all’inizio un fenomeno esclusivamente locale. Poi si espande, con molte titubanze, a Boston. «Eravamo terrorizzati dall’idea di andare a Boston – racconta il manager Aaron With – poi ci siamo trovati non so come, nel giro di pochissimo tempo, a lanciare 20 città al mese».

Adesso Groupon è un colosso presente in 48 paesi nel mondo, con quasi 120 milioni di iscritti e oltre 12 mila dipendenti, una realtà concreta o, si chiede l’autore, «siamo di fronte a un altro fenomeno della rete effimero e costruito sul nulla seppure copiato in tutto il mondo?».

Il volume è completato da un saggio “Lo sconto irresistibile” di Carlo Alberto Carnevale Maffè, docente di Strategia aziendale presso l’Università Bocconi e SDA Bocconi School of Management, e Francesco Saviozzi, consulente e docente presso SDA Bocconi School of Management.

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