Ecco perché Renzi spaventa Berlusconi

Foto di CulturaeCulture.it
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Le consultazioni di Pier Luigi Bersani sono state un autentico buco nell’acqua. Nulla di fatto per il segretario del Partito Democratico che ieri sera ha riferito al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dettagli e situazioni di giorni convulsi, durante i quali Bersani ha incontrato i capigruppo delle forze politiche di Camera e Senato. Il leader dei progressisti ha sondato il terreno, accorgendosi dell’impossibilità di una fiducia parlamentare al suo Governo.

Bersani, dunque, non se l’è sentita di scendere a patti né con il M5S, né con il centrodestra. Sicuramente per non perdere il consenso del suo elettorato in una nuova tornata elettorale che d’ipotetico sembra avere ben poco. Giorgio Napolitanoadesso è sceso in campo e probabilmente entro stasera conosceremo il nome di colui o colei che avrà l’incarico di dare il via a nuove consultazioni. Intanto il Pdl, secondo una ricerca realizzata dall’Istituto Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre, guadagna terreno. Il partito di Silvio Berlusconi nelle intenzioni di voto sale infatti di due punti in una settimana e diventa il primo nelle intenzioni di voto con il 26,2 per cento di consensi, ben il 4,6 per cento in più rispetto al risultato raccolto nelle urne. Tuttavia c’è un dato su cui vogliamo concentrare la nostra attenzione. Secondo la ricerca, il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, è il politico che ispira più fiducia. Peccato che il Pd non se ne sia accorto in tempo. Renzi non gode di simpatia in quasi nessuna delle correnti del Partito Democratico, sia tra i vecchi comunisti, sia tra i cattolici come Rosi Bindi. Questo perché il sindaco di Firenze si è sempre dichiarato favorevole al rinnovamento; è apparso come una sorta di rottamatore in un Partito che continua a guardare al passato. Renzi però ha in sé le doti del buon comunicatore, tanto da far invidia sia a Grillo, sia a Berlusconi. Ed è proprio il Cavaliere che lo teme di più, sia per la sua arte oratoria, sia per la sua giovane età. Ma non solo. Berlusconi sa che Matteo Renzi è in grado di convincere tutti gli indecisi del centrodestra e non solo… Potrebbe anche togliere voti allo stesso Beppe Grillo, il quale secondo la ricerca dell’Istituto Swg perderebbe il 2 per cento dei consensi, proprio a causa del suo ostruzionismo. Comunque, si tratta sempre di sondaggi e sappiamo che essi possono essere smentiti nella realtà!

Maria Ianniciello

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