Attentato Brindisi, l’odio che alimenta altro odio

Oggi tutta l’Italia ha perso, perché quando accadono fatti del genere non ci sono vinti né vincitori: chi commette atti del genere fa male oltre che agli altri anche e soprattutto a se stesso. L’odio alimenta altro odio, non c’è via di scampo. I fatti di Brindisi hanno creato sgomento nella redazione di Cultura e Culture che esprime il proprio cordoglio alla famiglia di Melissa Bassi (nella foto), la sedicenne deceduta oggi per le ustioni riportare a causa della grave esplosione di stamattina alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi, ed è vicina ai partenti degli altri ragazzi feriti. Anche noi di fronte a tanto scempio non possiamo tacere. La scuola è il centro della cultura. Essa è l’anima di un Paese democratico; quindi l’attacco a questa importante Istituzione, ammesso che non si sia trattato di un folle – cosa molto probabile – ha un significato molto preciso: è un attacco all’Italia…Noi siamo, quindi, con Brindisi dove fra poco, alle 18, si svolgerà una manifestazione per dare – come ha detto il sindaco della città, Mimmo Consales – una risposta democratica a questo tragico evento.

 

In aggiornamento…

 

Ore 17.16  Si moltiplicano le manifestazioni in Italia per l’attentato a Brindisi e viene sospesa La notte dei musei. Con una nota dal Comune di Milano fanno sapere che Basilio Rizzo, Presidente del Consiglio Comunale, Nando Dalla Chiesa, presidente del Comitato di esperti antimafia che collabora con Palazzo Marino e David Gentili, presidente della commissione antimafia, «di fronte al tragico episodio di Brindisi, vogliono offrire alla città la possibilità di far sentire la propria voce, il proprio sdegno e la propria ferma condanna di questo atto criminale». Perciò – si legge nella nota – «invitano tutti i cittadini a riunirsi in Piazza San Fedele alle ore 17, per un presidio a tutela della democrazia, aperto a tutta la cittadinanza e come gesto di vicinanza e solidarietà verso la scuola Morvillo Falcone, le famiglie e tutti gli abitanti della città pugliese».

Ore 17.20 Su facebook si moltiplicano i gruppi e le pagine dedicate a Melissa Bassi (nella foto). Molti sono i commenti dei coetanei e delle persone che, sconvolte per la sua sorte, esprimono cordoglio ai familiari.

Ore 18.40 Dalla comunità di Sant’Egidio: «Tanto è ancora oscuro nell’attentato di fronte a una scuola a Brindisi. Ma non è oscuro il dolore, le vittime, i feriti, la premeditazione, l’obiettivo, una scuola, adolescenti. L’orrore, che resta. Non sappiamo. Se è la criminalità organizzata che prende di mira gente innocente con la scusa  di un nome, la scuola.  Con la colpa di avere il nome di vittime della legalità di eroi di un’Italia pulita che ci permette di essere puliti anche oggi, in un tempo difficile.  Non sappiamo perché e chi. Se invece sono altre le cause occasionali. Sappiamo però con certezza che si vuole uccidere il futuro, ragazzi, innocenti, teneri nei loro sogni, un mattino qualunque, un sabato qualunque, a Brindisi. Non si può uccidere il futuro. Il futuro non muore. Perché non possiamo non essere vicini alle vittime, ai tanti ragazzi e ragazze che vanno a scuola, alle famiglie che ancora non riescono a farsi una ragione di un dolore così assurdo, imprevedibile, stupido, criminale, insensato, allucinato, calcolato, semplicemente “male”. Chi vuole distruggere crea dolore e ferite, ma racconta solo la propria inumanità e, davvero, non ha futuro. Tante le domande. Ma anche una sola la risposta. Tutto questo è inumano, senza senso, senza futuro. Vorrebbe uccidere il futuro, ma non ci riuscirà. Crea dolore, ferite terribili. Ma non può uccidere il futuro. La Comunità di Sant’Egidio si avvicina alle famiglie delle vittime nella preghiera, nella convinzione che c’è tanto da vivere e da costruire, nella solidarietà: per costruire un futuro diverso, con tanti ragazzi come quelli che sono oggi l’obiettivo di una violenza aggressiva e folle. E’ una pagina triste per l’Italia, ma è anche una nuova pagina che va scritta insieme: nella responsabilità, nella solidarietà, nella capacità di costruire il nostro futuro in un tempo complicato. Nell’uso delle parole, che non possono seminare odio e disprezzo. Nei comportamenti. Nel rifiuto, radicale, della violenza. Sempre».

20 maggio 2012 ore 9.00

Svolta nella indagini, potrebbe anche essere un gesto isolato. Dalle telecamere poste su Viale Togliatti si vede un uomo azionare l’ordigno con un telecomando e poi allontanarsi. E poi ci sarebbe un testimone che ha visto un uomo spostare nella notte il bidone della raccolta differenziata. Al momento le ipotesi sono diverse: dal gruppo esterno alla Sacra Corona Unita all’atto terroristico, al gesto isolato di un folle.

 

 

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