Roma, Teatro Sistina: ecco il cartellone 2014-2015

 

Da Enrico Montesano e Pippo Baudo a Marco Columbro ed Enzo Iacchetti, da Simona Marchini a Luca Ward e Vittoria Belvedere, da Enrico Brignano a Arturo Brachetti e Dario Fo: questi e molti altri nomi per la stagione 2014-2015 del Teatro Sistina di Roma che si intitola “Il Sistina c’è!”

 

Se l’anno scorso il motto utilizzato per rilanciare il prestigioso Teatro Sistina era “Il Sistina è tornato!”, per promuovere la nuova stagione 2014/2015 si è scelto un perentorio “Il Sistina c’è!” Lo afferma con un giusto orgoglio il direttore artistico Massimo Romeo Piparo, alla luce dei numeri fatti registrare «e che non vi cito per non annoiarvi», sottolinea. Con ancora ben viva l’eco dei trionfi dell’ultimo spettacolo andato in scena, Jesus Christ Superstar con Ted Neeley, (che continua, col secondo cast, fino alla fine di giugno, ma non tutti i giorni) Piparo traccia le linee guida della prossima stagione «che vedrà ancora grandi interpreti, degni di questo che è il Teatro Stabile della Commedia musicale italiana – precisa – e che strizzerà anche l’occhio a un pubblico più giovane e avvezzo alla televisione».

La conferenza stampa di mercoledì 4 giugno, ha visto presenti tutti i protagonisti, a partire da Enrico Montesano (in grande forma, riesce a divertire anche in un’occasione simile) e Pippo Baudo che, insieme, daranno vita al primo spettacolo in cartellone, “Sistina Story”, dal 3 ottobre. «E’ una rivisitazione del mio precedente spettacolo (C’è qualche cosa in te, ndr) – spiega Montesano – con un narratore d’eccezione in più che è Pippo Baudo, per celebrare la grande storia di questo teatro. Qui dentro ho fatto sette commedie con Garinei e Giovannini, è un po’ come tornare a casa. Anzi, mi sarebbe proprio dispiaciuto non poter tornare più al Sistina. Devo dire che sono un po’ preoccupato per la durata dello spettacolo, che inevitabilmente aumenterà per gli interventi di Pippo, ma ci lavoreremo». Da un romano DOC come Montesano a una coppia tosco-lombarda che promette ilarità, quella composta da Marco Columbro ed Enzo Iachetti, scoppiettanti anche in conferenza, che riproporranno la loro versione di un grande classico della commedia, “Il vizietto – La cage aux folles”, dal 21 ottobre. Visibilmente emozionato Iachetti, che guarda la platea con gli occhi sgranati «non ho mai recitato davanti a tutta questa gente, penso che la prima sarà un problema», ha detto scherzando ma non troppo ed ha poi aggiunto «in uno spettacolo così delicato come questo, la difficoltà sta nel non superare un certo margine, non farlo diventare una macchietta, basta poco per rovinare tutto» . Dal 18 novembre un gradito ritorno su questo palco, dopo tanto tempo, di Simona Marchini con uno spettacolo prodotto dal Sistina, per la regia di Gigi Proietti (presente in sala), “La mostra”. «Il mio è uno spettacolo “da camera”, portato in un teatro enorme come questo – dice Simona –. C’è la mia vita dentro, si parla di arte, una provocazione sull’utilità dell’arte. (la Marchini ha una sua galleria di arte contemporanea, tradizione di famiglia – ndr) E’ uno spettacolo che è sempre arrivato al pubblico, Piparo lo ha voluto fortemente, per me è una grande emozione tornare qui, dove lavorai in Rugantino (1998 – ndr). Penso che il messaggio che trasmette questo spettacolo sia che l’arte è il fondamento della nostra formazione».

 

La stagione prosegue, dal 9 dicembre per tutto il periodo delle festività natalizie, con un grande classico del musical, “Tutti insieme appassionatamente” interpretato da Luca Ward e Vittoria Belvedere, che dopo il successo ottenuto con “My Fair Lady” sono ormai una coppia di fatto della commedia musicale nostrana.

sistina locandina

Con loro in scena ben sette bambini dai 4 anni in su. «Lo avevo già interpretato dieci anni fa – ha detto Ward – ma rifarlo con Vittoria è una grande emozione, con lei c’è molto feeling in scena, insieme abbiamo sulle spalle 170 repliche di My Fair Lady. Mi rimetto in discussione in questo musical famoso, anche perché ci sono i bambini, loro sono vincenti e poi il Sistina è magia». Da parte sua, la Belvedere (nomen omen) ha affermato: «Dopo il successo che abbiamo avuto qui dentro, dove sono arrivata solo tre anni fa, non potevo dire di no». Dopo le feste, dal 27 gennaio, arriva lui, il Re degli ultimi anni, Enrico Brignano, che ha spopolato per incassi e affetto del pubblico. Proprio da domani, inizierà la sua avventura a New York col suo Rugantino. «E’ difficile parlare di un nuovo progetto mentre ancora Rugantino è in scena, un raro esempio di commedia musicale italiana immortale – esordisce Brignano –. Da parte mia, devo ringraziare tre persone…diciamo così: innanzitutto il padreterno, poi i miei genitori che tanto mi hanno ispirato per i miei spettacoli, lo sapete, e infine Gigi Proietti che mi ha permesso di fare questo lavoro insegnandomi qualche regola. Il Sistina – continua – più che un luogo è uno stato d’animo e nel mio nuovo spettacolo lascio la giubba di Rugantino e torno come imbonitore. Parlo di noi, della nostra evoluzione… è evoluzione la nostra se siamo schiavi dello smart-phone, se per comunicare dobbiamo usare gli smiles o i tatuaggi? Non c’è ancora un titolo, lo troveremo, ma parleremo in modo intelligente di noi stessi». Dopo la pausa pasquale, dal 10 aprile, si riprende con un grande personaggio quale Arturo Brachetti, in un suo viaggio surreale e trasformista (ci mancherebbe che non lo fosse). «Un’idea – spiega Brachetti – che è partita vedendo una foto di un immenso deposito di valigie in India. Valigie che raccontano tante storie e il mio personaggio (siamo in 5 sul palco) cercando la sua ne aprirà tante, e alla fine forse capirà di essere in un limbo, in un luogo non luogo… forse nemmeno vivo, ma non vi dico altro». Il gran finale di stagione, dal 5 maggio, è una scommessa di Massimo Romeo Piparo e della sua PeepArrow, “Billy Elliot”, un allestimento che in qualche modo va a completare una trilogia iniziata con “The Full Monty” e proseguita con “Jesus Christ Superstar” (quest’ultimo con ben altro successo, a dire il vero). Il nuovo musical, prima nazionale assoluta, con le musiche di Elton John, porterà sul palco una delle storie più amate nel cinema europeo. «In occasione di questo allestimento – spiega Piparo – nascerà un’accademia per i bambini, gratuita, nella quale potranno crescere ed imparare senza pagare, ma partecipando per essersi distinti nelle audizioni per Billy Elliot». Oltre la stagione ufficiale, come sempre, il Sistina propone serate al di fuori del cartellone, in cui sarà proposto un trio comico, particolarmente gradito dai giovani che seguono la tv, come Angelo PIntus, Giuseppe Giacobazzi e Andrea Pucci. A dicembre, per soli tre concerti, un grande ritorno: Paolo Conte. Dulcis in fundo, per una serata evento, Dario Fo tornerà, dopo il successo nel gennaio scorso con la presentazione/spettacolo del libro di Franca Rame “In fuga dal Senato”, per un nuovo appuntamento con i suoi affascinanti racconti sul nostro Paese.

Una presentazione in bello stile sobrio questa del Teatro Sistina, con rinnovate speranze del suo direttore, proiettato verso una nuova stagione di conferme. «Se sopravviveremo», chiosa Piparo. Glielo auguriamo di cuore. Al grido di Montesano «Annamo ar buffet!», termina la conferenza, tra le risate generali.

Paolo Leone

 

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