Jennifer Lopez, regina del Mondiale: da “We are one” a “First Love”

©FIFA World Cup
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Come si può resistere al carisma, alla bellezza e alla voce di Jennifer Lopez? Qual è il segreto di questa donna e artista capace di stregare centinaia di milioni di persone nel mondo? Qui si va oltre il talento, per scomodare altre qualità innate e rare, che poche, pochissime dee della musica possono vantare di possedere. La sua performance di ieri, durante la cerimonia d’apertura dei Mondiali di calcio in Brasile, ha fatto letteralmente impazzire il pubblico presente allo stadio di San Paolo e tutti coloro che hanno seguito l’evento in televisione. Non importa se “We are one (Ole Ola)”, inno ufficiale della competizione, è opera di Pitbull. Ieri, su quel palco, in mezzo al campo da gioco dell’Itaquerao, gli occhi erano puntati solo sulla Lopez, i cuori degli spettatori battevano in perfetta sintonia con il ritmo dei suoi passi, gli animi si scaldavano al suono della sua voce. Non c’è stata partita (usando un termine calcistico) con gli altri artisti presenti: Jennifer è la regina del Mondiale, ha oscurato le performance del rapper cubano e della bellissima cantante brasiliana Claudia Leitte, riuscendo anche a battere ai calci di rigore la “rivale” Shakira, che fino all’ultimo ha sperato, invano, di firmare nuovamente la colonna sonora ufficiale di un Mondiale.

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L’energia sprigionata dall’artista portoricana ad ogni sua esibizione live è devastante. Sensuale, sexy, impeccabile nel look come nelle movenze. A 44 anni, due figli avuti dall’ex Marc Anthony, JLo ha probabilmente raggiunto la sicurezza e la maturità giuste per essere considerata vera icona del pop e della dance music mondiale. Sempre pronta a nuove sfide e alla ricerca perenne di nuove vie artistiche da percorrere (tra le attività svolte, spiccano anche quella di attrice, produttrice e stilista di moda), la ragazza del Bronx cavalca l’ennesima onda di successo con un nuovo brano, “First Love”, che anticipa l’uscita di un album di inediti, “A.K.A.” (prevista per il 17 giugno). Jennifer si affida così ad una romantica midtempo pop prodotta da Max Martin (quello di “Baby One More Time” di Britney Spears e di “Dark Horse” di Katy Perry). Un pezzo dolce, delicato, ipnotico anche nella sua spiazzante semplicità.

Bella mossa quella di “First Love”, canzone più accattivante e radiofonica rispetto al primo singolo estratto da “A.K.A.” (“I Luh Ya Papi” è passato quasi inosservato, o meglio, inascoltato). Essenziale ma efficace, il video legato al nuovo brano è stato girato interamente in black&white. Le sequenze mostrano l’incontro della Lopez con l’uomo dei suoi sogni, perfetto e statuario, interpretato dal noto modello internazionale David Gandy. I due si amano nel deserto, i loro corpi si toccano e si fondono nel calore di un desiderio che non si esaurisce mai. “Vorrei che tu fossi il mio primo amore, perché se tu fossi il primo, Baby, non ci sarebbe stato un secondo, terzo o quarto amore…Così bello, no, non posso pensare nemmeno sia reale. T-shirt e jeans. Vedi, mi stai facendo volare. E ora sei sulla mia pelle. Corpo su corpo…”, canta Jennifer. JLo vive l’amore come fosse una fiaba. Prega e sospira per un sentimento unico e indissolubile.

Dopo aver collezionato relazioni più o meno sbagliate, errori e sofferenze, un matrimonio finito male e l’ultimo fidanzamento (con un toy boy) finito ancora peggio, oggi Jennifer è cresciuta, ha aperto gli occhi e la mente, per individuare finalmente l’uomo giusto per lei. “Ho capito che l’amore è altro rispetto a ciò che pensavo fino a poco tempo fa”, ha dichiarato l’artista durante il party americano organizzato per presentare il nuovo album. E con “First Love” pare sia sbocciata una passione sincera (chi sarà il fortunato?), che non ha bisogno di essere spiegata, né giustificata. Un “primo amore” istintivo, fanciullesco solo in apparenza, capace di portarla in alto, di farla sentire unica e speciale, lontano da inganni, tradimenti, incomprensioni e dalle troppe lacrime versate. Un sentimento da cantare, da dichiarare al mondo intero attraverso un disco di grandi aspettative, senza nascondersi, aggrappandosi alla forza trascinante e al piacere che solo il vero amore può regalare.

Silvia Marchetti

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