Edoardo Leo e Marco Giallini: ma “Loro chi?”

Marco-Giallini-Edoardo Leo-loro-chiMarco Giallini ed Edoardo Leo? Per alcuni addetti ai lavori è già la nuova coppia del cinema italiano, per altri sono delle irresistibili canaglie da grande schermo. Si dovrà attendere fino al 19 novembre per vedere il film “Loro chi?”, intanto la Warner Bros ha presentato il nuovo lavoro a Riccione, in occasione di Cinè 2015, Giornate Estive di Cinema. Si tratta di una commedia ricca di intrighi con i ritmi del giallo, diretta a quattro mani da due registi esordienti al cinema, Francesco Miccichè e Fabio Bonifacci.
C’è un truffatore molto particolare che ha il volto di Marco Giallini ed un truffato interpretato da Edoardo Leo che ne resta affascinato, lo segue poi…

Ma come si vede Marco Giallini nei panni del raggiratore?
“Particolarmente bene perché mi piace fare questi personaggi poi fregare Edoardo Leo mi ha appassionato davvero parecchio.

Ed Edoardo Leo come si è trovato in quelli del truffato?
Io fregato da Marco? Si sa che la Warner fa anche dei film di fantascienza e quindi l’ho presa come un qualcosa che succedeva su Marte ma girata in Italia…

marco-gialliniSi può sapere qualcosa in più della storia?
Leo: Marco fa la parte di Marcello che è un truffatore geniale abile anche nel truffare me. Quando trovo Marcello nel tentativo di riprendere i miei soldi ne rimango affascinato e vengo coinvolto nelle sue truffe. Parte così l’avventura di questi due personaggi che fanno le truffe più fantasiose.
Giallini: Il film è più di una storia divertente e di questi due personaggi che diventano quasi amici, è un qualcosa che non possiamo ancora svelare, diciamo soltanto che c’è un livello in più del solito.

Quando avete letto la sceneggiatura avete già capito che c’era qualcosa di diverso dal solito?
Leo: In effetti nel leggerla sono rimasto continuamente sorpreso, spiazzato. Ho notato un meccanismo di scrittura diverso e mi son detto ‘Beh mi sarebbe piaciuta scriverla io…’ così ho chiamato subito Giallini per sapere se l’aveva letta perché mi sembrava adatta a lui. Insomma penso che davvero questa sia la sceneggiatura più interessante dopo quella di Noi e la Giulia

Giallini: Edoardo dice così per chi non la sapesse perché la sceneggiatura di Noi e la Giulia è stata ovviamente scritta da lui…” .

Edoardo LeoCome si costruisce un personaggio come quello del truffatore e come si raggiunge l’alchimia con il compagno di lavoro?

Giallini: Beh, intanto Edoardo è un disastro, per il resto il mio è un personaggio che si è visto fatto dai nostri miti del cinema ma questo film ha diverse chiavi, molta action, un pochino diverso dalle solite commedie. In questo lavoro ho guadagnato molto in esperienza grazie ai due registi ma anche grazie ad Edoardo Leo e agli altri componenti il cast.

Vogliamo citarne qualcuno?

Leo: Sì, Ivano Marescotti, Antonio Catania, Maurizio Casagrande”.
Vi piacerebbe poter essere considerati come una nuova strana coppia di canaglie del cinema italiano?

Giallini: Io è un pezzo che faccio la canaglia la cinema. Ma sì possiamo dirlo, perché no!

Leo: Dai va bene le adorabili canaglie. Con Marco l’amicizia è di lunghissima data e poi c’è stato anche un percorso comune di grande fatica e quindi l’idea di fare un film dove siamo protagonisti per la Warner è davvero una soddisfazione incredibile.

E’ stata solo una questione di lunghissima gavetta o improvvisamente si è acceso qualcosa?

Giallini: Ma non direi solo gavetta magari c’è chi ne ha fatta più di me ed ancora sta in cantina pur essendo molto più bravo. Diciamo che a volte succedono delle cose…

Leo: Ci sono autori che scommettono su di te, però se quel puntare su di te arriva e sei impreparato non vabene. Forse è successo nel momento giusto e pian piano si prova a costruire cercando di fare bene il nostro lavoro. Ecco fare bene è proprio mestiere mi sembra già un buon risultato.

E mentre Giallini e Leo si godono il buon momento da Cinè arriva anche una buona notizia perche il mercato cinematografico 2015 è partito bene con un +5% di presenze e quasi un +10% di incassi nel primo semestre, segnali più che incoraggianti.

Emilio Buttaro

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